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Aperto da Meissner, 23 Aprile 2025, 21:48:52

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Meissner

12/04/2024 uscita del  gruppo "Meissner Republic"
Sabato 13 doveva essere la 1a uscita di gruppo del "Meissner Republic" e alla data prescelta ci siamo ritrovati in due.
Fortuna vuole che Max abbia aggregato Matteo, tre è il minimo per buona sicurezza, può sempre capitare una Meissnerata!
L'idea iniziale era: "Diretta Travo", ritorno Arcello, punto finale Montechino.
Allora, io con Mr. Puffpuff davanti, sempre, Max con Dominator e Matteo con KLE alternati
uffhhh!!! non ho voglia di fare tutto asfalto fino al ponte, soluzione Cascina Cantonale.
Sbuchiamo sull'argine del Lambro e il bellissimo tratto finemente inghiaiato ora è uno strato di fango a volte asciutto e no, stanno facendo i lavori per la Ven-TO presumo
Percorriamo fino a Cascina Paradiso, accenno ai pioppeti e poi verso il Po, cambiato subito idea, riprendiamo l'asfalto, deviazione obbligatoria sulla pista sotto l'argine, è una sequela di lunghe pozzanghere, affrontate a motoscafo!
Sono sull'argine e non ci sono, torno indietro, Max aveva un problema con una borsetta ed erano attardati.
Sosta su argine a sgocciolare moto e sistemare inghippo.
Scendiamo su una comunale per andare ad innestarci sul ponte, sono giusto all'altezza della centrale che comincia a sputacchiare, ricerca disperata dei rubinetti della riserva, riparte, whaooo! Sai che figura se mi fossi fermato dove c'erano diversi operai al lavoro!
Sosta benzina a Sarmato e poi via verso la giornata, ora va tutto liscio soste generalmente nei soliti posti e siamo ad Ongareto, sosta d'obbligo.
Da che parte? Breve consulto con Matteo che gira spesso da queste parti, scendiamo a Pigazzano, Travo, l'uscita su Boffalora l'ho fatta al 01/02 ed c'era fango, ora non è certo migliorata.
Discesa diretta verso Travo con sosta ricordo al ruscello, via velocemente per andare a prendere lo sterrato che passa alla base del Denavolo, arriva alla Gattavera, scendere la carrareccia che attraversa e si innesta sull'asfalto all'altezza del Castellaro.
Prima  scende poi risale, io scelgo il solco a destra, Matteo quella di sinistra, entrambe fangose e Max in mezzo sull'erba senza difficoltà!
Sosta sul da farsi, propongo di andare al Castellaro, "Ma che ore sono?" "12,10"
Propongo "andiamo direttamente al ristorante a Chiulano, non ho prenotato e ne parlano bene.
Mangiato bene, posto un po' troppo scic per i mie gusti, all'esterno un tavolo ben separato, il locale si è ben presto riempito
Verso le 13,30 ci scolliamo, "ora come da tradizione inizia il duro della giornata" Max si premura di avvisare Matteo.
Si parte tranquilli, carrareccia asciutta, discesa su single.track in fregio al campo arato, si entra nel bosco si scende in una valletta, acqua nei canali, ora pochi rovi, e poco dopo siamo sull'asfalto a Torrazzo.
Invece che andare a Mansano con la sterrata e poi scendere a Riva, prendo subito l'asfalto e mi ritrovo al ponte di Lunghezzano.
"Volevo salire a Montesanto da Ponte dell'Olio, ma ora che son qua vediamo di trovare una strada che ci arrivi direttamente".
Da Biana, bella stradina abbastanza stretta che in 3 km di tutte curve con pendenza media del 9% ci porta a scollinare.
Scendiamo per Albrona, inizia ora una bella strada a sassi fino al torrente e poi risale, un po' di asfalto sino al cimitero di Padri, lunga traversata fino al bivio, a destra in piano verso Massara, a sinistra scende fino al torrente Riglio per risalire a Montechino.
Scendiamo, anzi arrivo primo al ponte sul Riglio, ehmm, la piena ha portato via il ponte, c'è un guado ma mi piace poco.
Poco dopo arriva anche Max, Matteo non si vede, "Dai Max, vedi la causa, torna a cercarlo", parte, risalgo per Riglio, ma la strada è stata sbarrata, torno giù, non sono ancora arrivati e decido di risalire, poco dopo eccoli, Matteo aveva la targa che traballava.
Cambio di programma, andiamo a Massara, risaliamo e deviamo per Rossoreggio, dopo un po' di asfalto, bivio, mi sembra di ricordare che ci fosse una strada che si collega allo sterrato per Massara. aggirata una cascina, bel tratto brioso.
A Massara sosta, Max: Ma dove è l'ombra?" "se ti metti dietro l'albero sulla scarpata!"
anche quattro ciclisti sono in sosta e scambio di opinioni sulla strada migliore per tornare.
Dopo aver abbandonato l'idea di andare sino a Groppallo, sarebbe diventata troppo lunga, erano ormai le 3, scendiamo verso il fondovalle, bellissima strada asfaltata sinuosa il giusto, ampi tornanti, vista panoramica, arrivo a Bettola, "Cosa faccio? Il passo del Cerro non ho foglia, appena fatto; vado a Ebbio che è tempo che non ci passo!" cogito nei miei pensieri.
Via verso Lunghezzano, ponte e ora verso Missano.
Bella strada stretta a saliscendi, un po' sporchina, "occhio!" Prima si porta in quota e la vista sul Nure è preclusa dal bosco, attraversa una valle, prati e boschi si alternano e poi appare Missano arroccato su un erto poggio a 540 m con vista panoramica verso Bettola.
Risaliamo il paese, arrivo ad un gruppo di case, attraverso lentamente quando da una siepe sbuca un simpatico cagnolino, freno e appoggio la moto sopra il piede! Il "Birbantello!" era tornato a sedersi e con aria sorniona mi guardava,  La squadra di soccorso prontamente interviene, solleva la moto, provo a ripartire, non parte, fa i capricci! Altri a sfiancarsi per non darla vinta, "facciamo una sosta, ci siamo fermati a parlare con un signore circa la possibilità di arrivare a Ebbio, ha spiegato tutto, tanto non ho capito nulla; vediamo se riparte, "Sì, è ripartita!".
Saliamo il pendio con tornanti stretti cementati con tanto brecciolino, al borgo di Torria, 720 m, un bivio, a destra si inerpica lungo un pendio, "No, quella va a S. Anna, allora è a sinistra" in piano, poi tratti a saliscendi, ma prevalentemente in discesa su bella sterrata a volte sassosa fino ad innestarmi sulla strada per Ebbio.
Arriva anche Max ma Matteo non si vede,.Max "vado a vedere!", e torna sui suoi passi, io mi distendo sul prato e aspetto, dopo un po arrivano, Matteo aveva risolto il problema della targa, finita sopra lo zaino!
Un po' di asfalto fino a Ebbio, sterrato per Passo Pia, asfalto. via diritto verso Crocenitto, mi era sorto il dubbio di scendere per Montemartini, ma è meglio quando sarò più allenato!
Lungo la carrareccia gruppi di gitanti a smaltire la sosta all'Agriturismo, ancora pieno di gente, sosta la prossima volta e siamo sulla strada che scende a Perino.
Comincio a scendere, a volte dovrei consultarmi con i compagni, invece colto da trip giro per Casa Matteo, con l'idea di arrivare a Spinello, un bel traverso 2,3 km di carrareccia e poi 5 km di asfalto fino a Perino, evita il lungo giro della strada del Cerro di 10 km.
Tra i vari bivi riesco ad indovinare la strada giusta, già all'inizio c'era fango e ruscelletti che scorrevano, ma non vi ho dato peso e sono partito deciso; cerco di stare sul tratto erboso, sui fianchi canalette con pozzanghere e rivoli, al momento giusto scivolo in quello a monte, gli immancabili rovi mi sbilanciano dopo superati e mi incastro in un cespuglio.
Comincio ad essere stanco, la paura aumenta, ed aumenta la fatica, la mancanza di allenamento è letale!
Ogni tanto canalette di scolo sbarrano il passaggio, da superare di slancio, alcune fatte, poi crollo psicologico, ne ho piene le scuffie, va che pirla sono stato!
Su un punto che non riesco a passare decido di riprendere fiato sdraiandomi tra gli arbusti,  sembro dormire ma con la coda dell'occhio vedo gli sforzi per portarmi la moto oltre.
Riparto ma dopo poco sono di nuovo groggi!
Tutti i passaggi successivi non li ricordo, solo mi ritrovo che Max mi da un passaggio da zavorrino su Mr. Puffpuff., in ogni caso, per la cronaca, 2,3 km in 1h e 30'!
Ora asfalto sino a Perino, solo che mi è venuto un mal di collo e non riesco a concentrarmi molto sulla discesa, è stato un calvario! a Perino al bar sdraiato su una panca cerco di riprendere sembianze umane, ci son voluti 40' buoni.
Rientriamo con la statale a Piacenza, il traffico è scarso e si va bene, posso guidare rilassato senza tanti scuotimenti e in 40' siamo a Piacenza.
Verso casa sosta ad una piazzola, Max: "Problemi?" "Sì, sosta, mi fa male il culo, non sono più abituato", saluti, poi ognuno a casa per i fatti propri.
La domenica è stata una giornata di sbrando totale!

Travo – Castellaro O 3,7 km
Castellaro  Chiulano A 1,5 km
Chiulano – Torrazzo O 1,4 km
Torrazzo -Albrona A 10,5 km
Albrona – Massara O 12 km
Massara – Missano A 17,2 km
Missano - Spinello O 11 km
Spinello – Piacenza A 37 km
Alcune foto
https://drive.google.com/file/d/1pDR0lhXCoPnhhj8wUCkR8G12DKN19j6m/view?usp=sharing