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1° sud Tunisia senza assistenza

Aperto da robococ, 22 Novembre 2006, 00:20:29

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robococ

TUNISIA 2006 TUNISI - BORGJ EL KADRA
(Roberto tt600s / Massimo tt600r)  febbraio 2006

A tutti voi che partite,viaggiare e correre in fuoristrada, queste due cose se messe insieme danno una sensazione completamente diversa che non separate, poter raggiungere posti sperduti, dove la difficoltà per arrivare è pari alla soddisfazione per l'essere arrivato, è un'esperienza che ti resta impressa nella mente e che ti segue costantemente anche dopo che sei tornato.
Questi luoghi questa gente e queste sensazioni penso che siano l'impulso che ci spinge a parlare discutere progettare e amare  nuove esperienze di questo tipo.
Non pensate che la difficoltà di arrivare in un posto sia legata solo alla distanza che vi separa da esso, vi renderete conto viaggiando su pista e sulle dune che molte volte tappe di pochi chilometri vi possono impegnare più di spostamenti assai più lunghi, e ricordate che la sabbia che hanno passato facilmente in febbraio può non essere  tale in marzo.
Quindi ragazzi quelle che è così oggi non lo è domani e comunque questo è il bello di questi posti ......... By.
 



1°) Padova -Como /Genova ( sabato 04/02 )
il viaggio di trasferimento è andato bene ,come sempre io parto da Padova e M. da Como ci si trova a Piacenza , ed il tutto comincia con un grosso abbraccio ed un bella sigaretta ( è sempre emozionante ritrovarci), poi si scende insieme fino a Genova per l'imbarco, controllate di avere la marca da bollo sul passaporto ( eviterete spiacevoli corse, bardati di stivaloni e tuta, alla ricerca delle marche da bollo nei tabacchini ).

2°) Genova/Tunisi ( domenica 05/02 )
traversata tranquilla, partiti tardi e arrivati con due ore di ritardo , all'arrivo il tempo non era molto bello e svolte le procedure di dogana ormai era sera, quindi andiamo  a Tunisi e dormiremo all'Hotel de Franche vicino all'entrata della Medina in una via laterale, posto che conosciamo da tempo non molto caro  è tenuto bene, oltretutto è rimasto con tutte le caratteristiche lasciate dal colonialismo francese; le moto vengono sistemate all'interno dell'hotel in uno stanzone che farebbe la felicità di qualsiasi robivecchi .

3°) Tunisi/Douz ( lunedì 06/02 )
partiamo verso le nove quando il sole inizia a scaldare un po' l'aria, prendiamo l'autostrada fino a Kairouan, di li scenderemo lungo la costa sino a Sbetla dove prenderemo la Piper Linee, li imposteremo i gps con le coordinate di Bir Soltane  ( anche se è difficile perdere lo stradone). Scenderemo lungo questo stradone ad una velocità di circa 90 km ,fate attenzione alle piccole piste che attraversano la Piper  Linee, si vedono solo quando ci si passa sopra; dopo aver passato la strada d'asfalto che porta a Mattata, continuiamo a scendere, impostiamo i gps con le coordinate di Douz  e quando la lancetta me lo indica  con un angolo di 90 gradi sulla mia destra lasciamo la pista e ci dirigiamo verso Douz; correremo per un bel pezzo su delle dune basse , poi ad una 15 di km da Douz  le dune si fanno alte e la sabbia è molle, quindi, visto che il sole stava calando ( come le nostre energie) si decide di dirigere verso la strada asfaltata. Ci spostiamo verso nord e prima della strada d'asfalto troviamo una pista che seguiremo fino a Douz entrando dalla zona turistica sgasando come due ragazzini che vanno in moto per la prima volta ;dormiremo vicino alla piazza principale dove si fa il mercato, c'è un piccolo albergo, il 20 Mars ,le camere sono pulite non si paga molto e le moto (salendo gli scalini sull'entrata) le puoi mettere nel cortiletto interno.

4°) Douz/ Timbain (Martedì 07/02)
Prendiamo un po di provviste si fa il pieno cambiamo i soldi e aspettiamo con ansia che Heddy ci fornisca i permessi per il sud;   (lo avevo contattato via Email per chiedergli se poteva farmi avere i permessi per il sud, evitando di andare a Tataoine come negli anni precedenti, lui è una persona molto affidabile, guida esperta e autore di un bellissimo libro sulla Tunisia, ha un piccolo negozio nella piazza di Douz e vi può consigliare se avete bisogno di qualsiasi cosa)   arriveranno  verso le 11,00.
Siamo pronti per partire, passeremo la zona turistica fino all'imbocco della pista che porta al caffè sul deserto e che poi va a ksar Ghilane, li impostiamo le coordinate delle porte del deserto ( ossia l'entrata del parco) seguiremo una pista che scompare e ricompare attraversando due o tre cordoni di dune,  la sabbia e dura e le superiamo senza problemi, comunque volendo le si possono anche raggirare; arriviamo elle porte del deserto, i guardiani ci dicono che non possono farci entrare dal cancello e che per passare dobbiamo seguire la recinzione fino a dove finisce, poi seguiremo il gps con le coordinate di Timbaine. I cordoni di dune che si trovano sono decisamente belli, abbastanza ravvicinati ,la sabbia era dura e con le moto si andava che era una libidine, poi quando le dune si abbassano si entra in questa piana dove si vede questo panettone che emerge accerchiato da queste dune di sabbia . Ci metteremo ai piedi del monte , cerchiamo subito la legna ,tiriamo fuori le nostre cose e saliamo a piedi sopra al monte per vedere il sole che tramonta saremo noi e un toyota di svizzeri che nonostante un nostro esile tentativo di approccio non ci hanno degnato di un saluto.
Sarà una bella serata, rallegrata soprattutto dal vino che avevo portato (nei contenitori dell'acqua), e che M. bevve molto abbondantemente, tanto da addormentarsi sopra al telo termico senza neanche coprirsi, si risveglierà a notte fonda con un primo principio di assideramento, anche se si coprirà sarà costretto a riaccendere il fuoco se vorrà riscaldarsi.


5°) Timbain/ksar Ghilane (Mercoledì 08/02)
Al mattino decidiamo di tornare verso le porte del parco, incontriamo un simpatico francese con un piccolo fuoristrada, lo incontreremo spesso lungo il nostro viaggio e con questa piccola macchina farà cose grandiose; appena fuori dalle dune metteremo le coordinate di un piccolo caffè che è prima del cordone di dune che ci separa da ksar, correremo veloci lungo una pista che costeggia la recinzione del parco per poi andare in fuoripista al caffè. Il caffè è chiuso, quindi ripartiamo, attraverseremo il cordone di dune di circa 5 o 6 km. belle e alte, una volta scesi dall'altra parte andremo diretti verso ksar seguendo le varie piste che vanno in quella direzione arrivando poi dal fortino ,passeremo le dune con qualche insabbiamento è entriamo nell'oasi come sempre pieni di euforia, ci si ferma attorno alla pozza e ci si guarda attorno con quell'aria di aver fatto chissà quali imprese per arrivare ( ormai si può arrivare senza difficoltà lungo la piper linee anche con una vettura normale), e snobbando un po questi turisti che arrivano con i toyota delle agenzie di viaggio .
Naturalmente il bagno è obbligatorio, e anche se quando si esce dall'acqua fa un po freddo dentro è un paradiso,  ci sistemeremo nel campeggio che ci darà da dormire la cena e la prima colazione ad un prezzo che potrebbe anche essere un po più basso , ma non essendoci molte alternative per noi, si accetta.
La giornata è andata bene un paio di cadute ma nulla di serio e la sera si scambiano un po di chiacchere con i turisti dei viaggi organizzati sempre incuriositi da chi viaggia in questa maniera.

6°) ksar Ghilane / Bir Aouine Giovedì 09/02 
Prendiamo benzina acqua e viveri (solo pane) e si parte,  imposteremo le coordinare per scendere dritti verso sud paralleli alla piper linee fino a quando incroceremo la pista per Bir Aouine , li inseriremo le coordinate del fortino a via, si scende veloci poca sabbia piste che vanno e vengono fino a che troviamo l'incrocio, di li partiamo lungo la pista veloci fino al fortino, l'immagine di questo forte nel nulla con dietro queste grandi dune è sempre molto suggestiva, li sbrighiamo le solite pratiche con i militari del forte, che sono sempre molto gentili, ci fermiamo  poco il tempo per una sigaretta e per guardarci un po' intorno,  poi ripartiamo in direzione dell'incrocio della piper linee con la pista che porta ad El Borma , raggirando così le alte dune che la circondano.
Dopo una quindicina di km. non ho più M. dietro aspetto un poco e poi decido di andare a vedere che fine ha fatto, lo trovo un po più indietro intento a trovare delle grosse pietre per poter alzare la moto visto che aveva forato la ruota anteriore; allestendo la nostra officina meccanica, smontiamo il tutto, cambiamo la camera d'aria e proviamo a gonfiare, niente non si gonfia, non si capisce se è colpa della camera d'aria o della pompa (la pompa l'avevo provata a casa e funzionava)  , decido di è portare la ruota al fortino e vedere se hanno un compressore, lego la ruota e parto, al forte i militari mi spiegano che non hanno nulla per gonfiare, ma che ad una decina di chilometri c'è una azienda agricola con un trattore che ha un compressore; ormai è sera e decido di tornare da M. e poi vedere cosa fare; ritorno,  smontiamo ancora la camera d'aria ,ci si rende conto che il problema è sicuramente della pompa ( è la pompa del BMW r80gs),  dopo vari tentativi tolgo un tappino di gomma e la pompa comincia a gonfiare, la pressione va bene e la ruota sarà apposto per tutto il viaggio.  Ormai è troppo tardi per arrivare in qualsiasi posto quindi cerchiamo un po di legna ed un posto un po riparato per passare la notte.
La notte è fredda ed il nostro vino è finito, per fortuna il fuoco ci riscalda e riusciamo persino a riscaldare sulla pietra il pane vecchio che assieme alla carne di cavallo secca diventa una prelibatezza , non molto lontano vedremo il fuoco di un accampamento di nomadi pastori.