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Verniciare le parti in PLASTICA

Aperto da Leonardo, 20 Marzo 2007, 08:37:57

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Leonardo

Uno dei problemi delle odierne moto da enduro, è quello di ridare smalto alle vecchie plastiche, sbiadite dal sole o rovinate da cadute varie.

Quando il pezzo ha un costo ragionevole si può pensare a cambiarlo, ma in alcuni casi, vale veramente la pena pensare a riverniciare; questo lavoro, possiamo farlo sia con le bombolette che con il compressore, logicamente avremo risultati finali diversi, per cui dobbiamo sapere bene cosa vogliamo ottenere.

Sia che si vernici con le bombolette, che con il compressore usando quindi prodotti professionali, una prima fase della preparazione è identica ed è quella che inizierò ora a descrivere.

RICORDATE SEMPRE QUESTO....................LA QUALITA' FINALE DI UN LAVORO DI VERNICIATURA, DIPENDE NEL MODO PIU' ASSOLUTO, DALLA QUALITA' DI PREPARAZIONE DEL FONDO CHE DEVE RICEVERE LA VERNICE.

Normalmente, i nostri componenti in plastica che devono essere riverniciati, presenteranno rotture, screpolature o altri segnacci vari, questi vanno eliminati con un'apposita stuccatura o se del caso con la ricostruzione della parte lesionata.

Intanto una premessa, per ora parlerò dei lavori su tutti i tipi di plastiche, escluse quelle a base di polietilene o polipropilene, che sono due materiali veramente rognosi e che tratteremo a parte.......attenzione quindi quando volete verniciare una plastica.............verificate esattamente di cosa si tratta......sui pezzi sono normalmente stampigliate le sigle......se non le trovate informatevi sul tiopo di materiale, correreste il rischio di fare del lavoro per niente.

A questo punto nasce il primo dilemma, stucco o resina?

Lo stucco potete usarlo per piccoli graffietti o scalfiture, dove si deve fare un minimo riempimento prima della verniciatura.

Se il pezzo è spezzato e vi è una crepa passante, lo stucco non serve a niente e bisogna lavorare con la resina ed eventualmente pensare anche ad una pezza di rinforzo.

Più tardi continuo mettendo delle foto della riparazione del cupolino di un 3AJ, in cui si vede chiaramente il tipo d'intervento effettuato.

Leonardo

Iniziamo a prendere in esame una rottura come quella della foto


Leonardo


Leonardo

Non è possibile chiudere quelle rotture mettendo semplicemente dello stucco, della colla o della resina, soprattutto la rottura che arriva ad interrompere il bordo del cupolino.

Le rotture vanno allargate e poi sotto deve essere fatto un rinforzo......se non fate questo...........dopo aver verniciato, vi troverete sempre il punto della rottura che segnerà.

In un primo momento, avevo provato..........ma sapevo già che non avrebbe tenuto, a mettere dello stucco bicomponente rinforzato con fibra di vetro.

Dopo aver allargato le rotture, ho quindi fatto un rinforzo con fibra di carbonio e nei vari tagli, ho colato della resina epossidica, la stessa impiegata x resinare il carbonio, questo mi da la miglior garanzia di tenuta, rinforzando anche la parte laterale del cupolino, che il vecchio proprietario aveva un poco massacrato, x cui ho dovuto assolutamente seguire questa strada.

Stasera le altre foto


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Tanto tempo fa avevamo un amico con nick Fabiuzzo... poi siamo rinsaniti!

Leonardo


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sibellius

Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.

nux


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Lna'... io di pazienza, ne ho avuta... ma tu m stai facendo aspettare 5 giorni  prrrrrrrr prrrrrrrr prrrrrrrr

si scherza ovviamente... sei andato avanti per caso?
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Tanto tempo fa avevamo un amico con nick Fabiuzzo... poi siamo rinsaniti!

nux

leonardo al posto di fare sto cupolino....

s'è andato a scoffolare i 2 43f....

Leonardo


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Citazione di: nux il 26 Marzo 2007, 12:50:45
leonardo al posto di fare sto cupolino....

s'è andato a scoffolare i 2 43f....

hahaha hahaha hahaha

SCHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!! che qua sopra Leo è il moderatore: CI BANNA!!!  :acci: 
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Tanto tempo fa avevamo un amico con nick Fabiuzzo... poi siamo rinsaniti!

Leonardo


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 :rir: :rir: :rir:

Ok! NUX... vai di cazzeggio  :akrd:
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nux


Leonardo

Dunque..................riprendiamo il discorso.......................

Come potete vedere dalle foto che seguono, dopo aver allargato le rotture, ho messo una placchetta d'alluminio per tenere fermi i lembi della rottura...............fosse stato in un altro punto si sarebbe anche potuto non farlo, ma in quel punto, vicino all'attacco della vite, era praticamente indispensabile.

Logicamente ho replicato la placchetta anche sull'altro lato del cupolino.

Leonardo


Leonardo

L'interno l'ho poi rinforzato con fibra di carbonio resinata con resina epossidica bicomponente

Leonardo

Nel punto in cui da un lato la rottura era molto vicina alla scritta, ho preferito lasciare la rottura e non togliere la scritta, appena l'avrò duplicata lo farò.....

A questo punto il cupolino è recuperato e si può procedere alla preparazione per la verniciatura.

Anche se è stata usato un solo strato di fibra di carbonio, la rigidità è aumentata notevolmente e la parte è molto più resistente agli urti che in quel punto sono piuttosto frequenti.

Tutte le rotture sono stare riempite con resina epossidica bicomponente la stessa usata per resinare la pelle di carbonio................ora si deve carteggiare per rendere la superficie (quella esterna) pronta a ricevere la vernice.

Iniziate con una grana intorno al 300 e finite con una 1000, con un passaggio intermedio a 600 circa.

L'interno, deve essere carteggiato in prossimità dei bordi, per togliere sporgenze e sbavature della resinatura ed anche per permettere di verniciare una striscia di circa 2 cm, per far sparire la parte nera.

Ora passiamo alal fase di verniciatura

sibellius

...ma quei chiodi restano?... sono cosi' antiestetici...
Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.

Leonardo

I rivetti restano e vengono verniciati di bianco come il cupolino, per cui si nascondono molto.
Purtroppo la rottura in quel punto è molto delicata, in quanto è una zona soggetta a sforzi derivanti dai punti di ancoraggio al serbatoio.
Inoltre con una rottura che arriva ad interrompere il bordo, tenuto conto del tipo di materiale con cui è fatto il cupolino, una plastica piuttosto refrattaria all'incollaggio con resine, dovevo scegliere tra i due mali qual'era quello minore.

Non mettere rinforzi e correre il rischio già visto che in quel punto il pezzo muova e si veda il segno della rottura....

Non avere questo rischio e mettere un rinforzo metallico.

Io ho preferito il secondo e ti garantisco che ne ho già riparati alcuni e dopo diverso tempo di off pesante non hanno un segno, una volta verniciato, il rinforzo metallico non si nota quasi.


sibellius

Citazione di: Leonardo il 26 Marzo 2007, 23:28:32
ti garantisco che ne ho già riparati alcuni e dopo diverso tempo di off pesante non hanno un segno, una volta verniciato, il rinforzo metallico non si nota quasi.
Non avevo alcun dubbio e concordo pienamente...
Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.

Leonardo

Un cliente che aveva una rottura simile, non ha voluto sentire ragioni e il rinforzo metallico mi ha detto di non metterlo.

Io gli ho fatto presente che correva il rischio, al primo appoggio del cupolino, di vedersi formare una fessurazione nel punto della rottura e gli ho fatto firmare un foglio dove gli facevo controfirmare quanto detto a voce.

Dopo due mesi e mezzo e dopo un giro di alcune migliaia di km su sterrati tra Spagna e Francia è tornato e mi ha fatto rifare il cupolino con il rinforzo e ha pagato il nuovo lavoro.

sibellius

Bene.. terro' presente questo tipo di intervento.. nel mio piccolo quando faccio questo tipo di riparazioni tendo sempre a conservare l'estetica ma il più delle volte senza buon esito.
Le ho provate di tutte, anche applicando plastica fusa dello stesso tipo e rinforzando sul retro con epossidica ma non c'è mai incollaggio che tenga come quando è integra...
Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.

Leonardo

Io sono come te, se posso mantengo l'estetica originale, anche se magari mi costa molto lavoro in +

Purtroppo vi sono delle plastiche refrattarie all'incollaggio e questa è una di quelle.

La resina epossidica bicomponente mi dava l'impressione di una maggior tenuta, ma purtroppo quello è un punto critico, per cui a quel punto meglio un rinforzo piuttosto che non ritrovarsi poi con il lavoro da rifare.


sibellius

Pensa che proprio oggi ho dovuto riprendere la mascherina portafaro del TTs.. nel senso che le ho fatto involontariamente un buco! Insomma per cambiare una lampadina mi è scivolata finendo sul collettore della marmitta caldissimo #hammer# #hammer#... l'ho dovuta risagomare con la resina e poi verniciarla di bianco con una bomboletta a base di vernice acrilica "professionale"... a proposito ma è bene usare sempre vernici bicomponenti vero? Ho notato che con le bombolette la vernice resiste pure ma con un po' di diluente o benzina subito si scioglie..  :nooo:
specie quando si fanno i ritocchi al telaio: basta un buon detergente e  si ammattisce...
Lex est araneae tela, quia, si in eam inciderit quid debile, retinetur; grave autem pertransit tela rescissa.

Leonardo

Uno dei problemi delle vernici in bomboletta, è dato dal fatto che contengono molto solvente, questo per poter permettere di essere spruzzate, con ugelli che sono molto piccoli.

L'acrilica monocomponente poi, non eccelle certo per resistenza alle benzine.

Logicamente chi deve fare un ritocco e non ha compressore, è obbligato ad andare sulle bombolette, che per quanto professionali siano, fanno sempre  :cacc:, scusa la rudezza ma è così.

I vecchi carburatori delle moto anni 30/40, che in fase di restauro normalmente vengono verniciati, se uso nitro o acrilica, non tengono una cippa.......con l'acrilica bicomponente o con la poliuretanica, il problema non si pone.

??? ??? ??? ??? ???

ciglio

una domanda che sembra "fuori argomento" ;D ma non lo è...
Leo, quando uso il compressore per verniciare, la menata più grossa è pulire il barattolo e gli ugelli a fine lavoro.
tu come fai? hai un barattolo/ugelli per ogni vernice (magari per colori simili)? e comunque, come li pulisici?

buona giornata
R
CCM went to India ;D

Leonardo

Intanto io uso una pistola con tazza a caduta che è più piccola di quella tradizionale e puoi montarne anche di quelle da 250 cc.

Poi purtroppo non c'è niente da fare, dopo ogni verniciatura devi lavare accuratamente la tazza con diluente, dopo il lavaggio mettere diluente pulito e spruzzare fino a quando non esce + colore.

Alla fine della giornata, smonti ugello, getto, spillo e pulisci a fondo, io uso pistole che costano dai 150 euro in su e non posso permettermi di rovinarle, il discorso però, vale anche x quelle + economiche, se ti si formano dei depositi, scade la qualità di verniciatura.

Io sto migrando gradatamente alle vernici all'acqua, per cui il lavaggio viene fatto con acqua del rubinetto e solo all'ultimo si spruzza un solvente che è anche lubrificante, per eliminare l'acqua di lavaggio, questo riduce molto i costi di pulizia ed il tempo per pulire.

Leonardo

I getti si cambiano in funzione del prodotto che spruzzi................un fondo vuole getto + grande, 1.2, una vernice o un primer, 1.5/1.8, questo dipende anche da come uno è abituato a lavorare, se senti 10 verniciatori che usano lo stesso prodotto, ti accorgerai che ognuno ha un modo diverso di diluire, di pressione con cui vernicia, di dare le varie mani di vernice.........

ciglio

grazie. cmq io sono molto più terra-terra. ho un solo getto (e non so nemmeno da quanto sia) e non avevo nemmeno pensato a regolare la pressione...

tu a che press vernici?

ciao
Ric
CCM went to India ;D

Leonardo

La pressione di verniciatura è una cosa molto soggettiva e vi possono essere delle variazioni consistenti, dipende dal tipo di mano che uno ha, da come diluisce il prodotto, comunque con vernici acriliche o poliuretaniche e pistole tradizionali, ci vogliono pressioni fra i 3 ed i 3,5 bar.

E' anche vero che se vai da 10 carrozzieri che usano lo stesso prodotto e la stessa pistola, ti sentirai dare risposte sempre diverse.

Se usi una pistola a bassa pressione, lavori al massimo ad un bar, con quelle che sono una via di mezzo, intorno ai 2 bar.

Se poi spruzzi un fondo con un ugello da 1,6/1,8, allora devi diluire maggiormente ed aumentare un poco la pressione, in quanto il fondo è + denso della vernice.

Leonardo

Dopo aver riparato eventuali rotture, dobbiamo pensare a preparare tutto il pezzo a ricevere la vernice.

Cercate della carta abrasiva specifica x la plastica, lavorerete meglio e in minor tempo, in quanto non si impasta la polvere prodotta e il lavoro viene di miglior qualità; sicuramente la trovate dai rivenditori di generi x la nautica.

Carteggiate il pezzo con una grana intorno al 250 e poi dopo aver spolverato e verificato che non vi sono + solchi profondi, carteggiate con una grana 600.

Ricordate sempre che la preparazione del fondo, è il momento + importante per la riuscita di un ottimo lavoro finale.

Dopo la seconda carteggiata, pulite il pezzo, prima con alcool a 94/95° se lo trovate a 99° ancora meglio e poi antisilicone, per eliminare ogni ultima traccia di grasso, unto, ecc.

Non usate diluente nitro al posto dell'alcool, vi sono delle plastiche che subito sembra non lo patiscano, ma pochi istanti dopo le trovate appiccicose e dovete rifare il lavoro di carteggiatura.

A stasera il resto


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Leona'... sarebbepossibile vedere una foto "mentre carteggi" e dopo che hai cartgiato?

essendo impedito... meglio informarsi  :riez:

Ma con lo spry... il lavoro viene almeno "decente"?
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