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due vecchietti a spasso....(parte 1)

Aperto da celvo, 24 Agosto 2009, 23:27:01

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celvo

lei, una attempata tedescona con due cosi grandi così, tanta esperienza sulle spalle, pardon, sulle ruote, 12 anni di vita abbondanti.....

lui, un ex mototurista, ex pistaiolo, attualmente endurista da campetto con la passione per le sabbiature, africane, che corre velocemente verso le 45 primavere.....

in attesa che passi il caldo e di trovare compagnia per una via del sale col tassello, complici un we da single e i circa dieci anni trascorsi dall'ultima volta che ho caricato la tenda sulla moto per farmi una mini motovacanza in solitaria, venerdi sera riempio la prima krauser della tedesca con sacco a pelo e completo antipioggia, e la seconda con due scatolette di tonno, una di fagioli, un gatorade, un succo di frutta, un coltello multiuso dentro cui ancora giaciono immortali granelli di sabbia sahariana resistenti al lavaggio della lavastoviglie bosh, un paio di jeans ed una maglietta, una felpa, un asciugamano, una mutanda pulita, lenti a contatto ed un libro di oran pamuk.
tenda e materissino sono legati sulla sella dentro ad una bella sacca a tenuta stagna decathlon euro 19.90.
macchina fotografica, cellulare, guanti di scorta nel borsello magnetico sul serbatoio.

sabato mattina alle 8.30 la teutonica si mette in moto dopo tre settimane di silenzio, con la sua voce da valkiria infoiata (le ho regalato uno scarico laser perchè mi piace sentirla urlare quanto "la apro"  :riez: ).
pieno e via in autostrada, direzione ovest, nord ovest.

130, 140 kmh,  a 4500 giri si sente solo il rumore del vento ( che caXXo di casco rumoroso che ho....). caffettino e paglia con vista sul lago di viverone ci stanno bene, in quell'autogrill pieno di nonnetti in gita.
a chatillon mi rompo le balle della monotonia dell'autostrada ed imbocco la statale verso aosta. faccio il pieno e dopo poco inizia il luna park  :riez:

la tedesca ed io abbiamo deciso per la route des grandes alpes, non tutta, ma diciamo un 2/3 e mezzo buoni: dal passo del piccolo san bernardo al col di tenda  :miii: . ho calcolato sulle fide michelin scala 1:200.000 un 600 km di curve, passi, salite, discese, panorami alpini e scenari provenzali....

alle 11.30 sono sul piccolo san bernardo



breve sosta e giù verso bourg s. maurice in un succedersi di tornati e curvoni che faccio senza pensare al fatto che monto le borse laterali e che ho un'altra sacca legata sulla sella. la mukkona è tanto pesante alle basse andature quanto agile in movimento e da una gran sicurezza.
giro a sinistra imboccando la val d'isere. a isere arrivo verso l'una, sosta per un toast, anzi un croque monsieur per l'esattezza, un gelato ed un caffè e via in salita verso uno dei passi più alti d'europa, il col de l'iseran.
la strada si arrampica letteralmente sul pendio della montagna offrendo scorci meravigliosi.









breve sosta per ammirare l'imperioso panorama e riempirsi i polmoni di aria pura ( non ho avuto il coraggio di fumare, strano ma vero...) e giù di nuovo verso valle!

il prossimo passo è il col du galibier, noto agli appassionati di ciclismo.
è forse uno dei più bei scenari alpini mai visti, che mi colpì già la prima volta che lo feci nel 1984.












siamo a metà pomeriggio e la luce è grandiosa, peccato solo che qualche nuvola smorza i colori della natura.

ho in mente di fare tappa verso le 18.00 e scendo tranquillo verso briancon. la tentazione di cercare un albergo l'ho avuta: una bella doccia, un letto comodo, magari una cenetta caratteristica....

ma resisto! il vero motard monta la tenda, anche se poi passa la notte in bianco per i dolori alla cervicale!!

arrivo al campeggio all'orario prefissato e incredibile, in mezzora ho montato alla perfezione la mia tendina. qualche insetto mummificato mi ricorda tutti gli anni passato dall'ultima volta che l'avevo aperta.

compro all'epicerie del campeggio una fettona di torta salata allo chevre, una busta di jambon cru, due birrozze e del pane. attendo l'imbrunire leggendo, seduto per terra come gli indiani ( anzi come i tuareg.... :riez:) finchè un tipo, olandese, si avvicina con in mano una sedia pieghevole e me la offre. devo avergli fatto compassione, un povero vecchietto con i pochi capelli bianchi con 500 km di strada sul collo non voleva averlo sulla coscienza.
da bravo borghese cedo alla tentazione e mi accomodo: il tuareg lo faccio la prossima volta....

ceno, faccio due passi per tirare le 9.30 e mi infilo in tenda. ovviamente non soffro di insonnia e mi addormento subito.