Ciao a tutti,
da settimane sto impazzendo nel cercare di estrarre il volano dall'albero motore dell'XT600 2KF.
Dopo aver costruito questo estrattore :
https://xt600.eu/forum/xtword/?page_id=238
le ho provate tutte :
1) ho scaldato il mozzo con la lampada per idraulici ma nulla
2) ho versato litri di svitol e WD40 ma nulla
3) ho forzato l'estrattore oltre il dovuto fino a fletterlo o spanarlo (l'ho dovuto ricostruire per ben tre volte) ma nulla
4) ho lasciato in tiro l'estrattore per settimane ma nulla
5) ho preso a mazzate il centro dell'estrattore ma nulla
6) ho battuto con un martello la circonferenza del volano con in tiro l'estrattore ma nulla...
insomma , non so piu' che fare e sono disperato.
COSA MI CONSIGLIATE DI FARE ?
Grazie per le eventuali risposte.
Se è solo per la catena distribuzione prendine una aperta , altrimenti dopo giri su giri di calendario arriverai 8)
Ciao , grazie della risposta.
Non devo sostituire la catena ma devo rimettere in fase il motore.
Per la fasatura mi occorre accedere ai riferimenti che sono visibili solo rimuovendo il volano (cosa costava alla Yahama incidere i riferimento all'esterno del volano ?)
Ma come e' possibile che una semplice adesione di un profilo conico crei tutta questa resistenza all'estrazione !?!?
Ciao. Il primo post dovrebbe essere una presentazione nell'apposita sezione del forum.
In realta' sono un vecchio utente , ho solo cambiato nickname poiche' con il vecchio nick Spider non riuscivo piu' a loggarmi.
Diversi anni fa ho contribuito ad epici thread riguardo lo smontaggio del vecchio XT350 , qui :
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=16245.0
Ciao se cerchi un po sul forum se ne è parlato varie volte.
Io pure ho avuto difficoltà, la prima volta me lo sono fatto togliere portandolo dal meccanico.
La seconda mi ero attrezzato meglio, avevo comprato l'estrattore della buzzetti, ma ho avuto comunque un sacco di difficoltà.
Il trucco che mi ha permesso di toglierlo me l'ha suggerito qui sul forum Angelo Farina:
dopo aver messo l'estrattore in tensione, prova ad avvitare le viti periferiche, una per volta.
Così si dà un impulso anche laterale.
Alla fine il mio è venuto via ma mi ha fatto sudare parecchio e inoltre la sede dell'albero motore
dove poggiava la punta dell'estrattore si era un po allargata ed è stato necessario molare un po la
prima parte della filettatura dove si avvita il dadone del volano
Ciao Amedeo,
sto cercando altri thread nel forum ma leggo di tecniche che sto gia'
invano utilizzando.
Avevo dimenticato di dire che ho anche agito,come hai fatto tu, sulle viti periferiche
dell'estrattore ma a quel punto si e' flesso il supporto dell'estrattore (era spesso solo 6 mm).
Anche un filetto iniziale del mio albero motore e' da riposizionare poiche'
l'ho compresso troppo sicche' ho molato a forma di punta il vitone
dell'estrattore affinche' entrasse nel foro dell'albero motore.
Io so solo che e' trascorso un mese e mi trovo sempre allo stesso punto.
Ma perche' diamine fanno l'inserto conico anziche' ad ingranaggio ?
E poi vorrei sapere come diamine fa l'inserto conico ad opporre una simile resistenza
visto che aderisce appena.
Come sarebbe "aderisce appena"? Come credi si trasmetta la coppia dall'albero al motore al volano, tramite la chiavetta???
Quella si romperebbe subito, serve solo ad allineare i due pezzi durante il montaggio...
la coppia si trasmette per attrito sulla superficie conica, grazie al serraggio operato dal dadone centrale (che infatti va tirato ad una coppia di serraggio considerevole, come da manuale).
Dopo anni che le due parti sono serrate assieme, e soggette a vibrazioni continue, è ovvio che vadano in interferenza ed il tutto si blocchi.
Io ho smadonnato alquanto, pur avendo l'estrattore della Buzzetti con relativo "coprifiletto" che evita danni alla filettatura.
Ed alla fine è venuto via solo tirando un po' "storto", ovvero andando a tirare una alla volta le 3 viti laterali, dopo aver serrato a morte il vitone centrale. E' una cosa da fare con circospezione, perchè tirando "torto" si può piegare l'albero o perlomeno scentrare il volano...
Comunque non è vero che per mettere in fase il motore si deve necessariamente togliere il volano.
Anzi, non si deve nemmeno smontare il carter, perchè su di esso c'è un apposito tappo di ispezione attraverso cui si vede perfettamente la tacca di allineamento del volano al PMS. Ovviamente per rimettere in fase occorre aver smontato il tendicatena. E, se non basta (ad esempio a catena nuova) ti tocca smontare anche la parte superiore della testa, in modo da liberare l'abero a camme e poterlo ruotare rispetto alla catena.
Ciao,
anche io ho smadonnato...e non poco ma dopo due estrattori distrutti ho avuto la meglio.
Devi avere un estrattore molto robusto mettere in tensione il perno centrale e sferrare una bella mazzata....
Io ne ho costruito uno con una piastra da 15 mm e perno centrale da 32 + boccola per protezione filetto.
Non scaldare altrimenti fai del casino come me...
qui puoi vedere il mio "attrezzo"
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=100495.0
Citazione di: AngeloFarina il 07 Gennaio 2017, 19:50:42
Comunque non è vero che per mettere in fase il motore si deve necessariamente togliere il volano.
Anzi, non si deve nemmeno smontare il carter, perchè su di esso c'è un apposito tappo di ispezione attraverso cui si vede perfettamente la tacca di allineamento del volano al PMS.
Sei sicuro che il tappo non sia relatvo alla fasatura elettrica ? Io invece mi riferivo alla fasatura meccanica.
Se il tappo serve a come dici , per favore potresti spiegarmi dove e' collocata tale tacca sull'esterno del volano ?
Nel manuale dell'XT600 2KF c'e' scritto che la tacca di riferimento e' fusa sul carter dietro al volano e per mettere in fase le valvole occorre far coincidere tale tacca con la chiavetta del volano.
Ma alla moto che è successo? Aveva la catena di distribuzione lenta ed è saltata??
Siccome la moto ha subito un'alluvione , ho dovuto smontarla pezzo per pezzo nonche' aprire il motore.
Adesso che il motore l'ho rimontato devo fasare la cinghia di distribuzione.
Quindi hai la catena smontata ed è rimasta dietro al volano?
La testata l'avevi smontata?
Questo l'avevi visto?
https://xt600.eu/forum/xtword/?page_id=232
Citazione di: amedeo p. il 08 Gennaio 2017, 13:04:32
Quindi hai la catena smontata ed è rimasta dietro al volano?
Esatto
Citazione
La testata l'avevi smontata?
Completamente ed ho dovuto pure sostituire il cilindro perche' si era arrugginito.
Citazione
Questo l'avevi visto?
https://xt600.eu/forum/xtword/?page_id=232
Si', quella pagina web l'ho vista e pure stampata ma li' non c'e' scritto cio' che dici tu.
Nell'illustrazione si vede che il punto di riferimento sta dietro al volano.
Per favore mi potresti dire dove sta il riferimento che dovrei osservare attraverso il tappo ?
Grazie.
Allora se metti il dado al volano e il carter, e togli i due tappi, uno per vedere i riferimenti
e l'altro per metterci una chiave con cui far ruotare l'albero motore penso che tu possa mettere in fase.
Provo a cercare se trovo i vari simboli per la messa in fase e te li posto
Citazione di: amedeo p. il 08 Gennaio 2017, 13:34:27
Allora se metti il dado al volano e il carter, e togli i due tappi, uno per vedere i riferimenti
e l'altro per metterci una chiave con cui far ruotare l'albero motore penso che tu possa mettere in fase.
Provo a cercare se trovo i vari simboli per la messa in fase e te li posto
Questo ragazzo sta' diventando "un grande" clap
Se non mi sbaglio per mettere il pistone al punto morto superiore deve comparire la T sul volano, guardando
dal foro piccolo sul carter. Per mettere in fase l'albero a camme devi operare come dice la guida:
https://xt600.eu/forum/xtword/?page_id=232
Dovrebbe essere così ma aspetta che qualcuno più esperto del forun confermi quanto ho detto
Citazione di: amedeo p. il 08 Gennaio 2017, 13:48:41
Se non mi sbaglio per mettere il pistone al punto morto superiore deve comparire la T sul volano, guardando
dal foro piccolo sul carter. Per mettere in fase l'albero a camme devi operare come dice la guida:
https://xt600.eu/forum/xtword/?page_id=232
Dovrebbe essere così ma aspetta che qualcuno più esperto del forun confermi quanto ho detto
Marchinovis è corretto?
Il volano dell'XT600 2KF e' cavo e non c'e' alcuna "T" stampata sopra.
Il tappo di cui parli forse serve per il controllo con la pistola stroboscopica della fasatura
elettrica , non della fasatura meccanica.
I riferimenti sono questi sul bordo:
(https://s28.postimg.org/u4xn6xq19/Schermata_del_2017_01_08_13_58_54.png)
Grazie Amedeo,non avevo capito.
Domani controllo e ti faccio sapere.
p.s. : temo pero' che quei segni siano quelli che si devono visualizzare
con la pistola stroboscopica a motore acceso, sono cioe' segni dinamici ,
non statici. Secondo me servono per regolare la fasatura
elettrica fino a visualizzarli attraverso il foro con la pistola stroboscopica.
Ti devi preoccupare solo della fase albero motore / albero a camme attraverso i riferimenti vari (vedi foto) il volano ha il punto obbligato dalla mezzaluna dell'albero motore che deve necessariamente combaciare col volano altrimenti non lo rimonti!
Da quanto ho capito lui non sa quale posizione deve avere il volano.
Davidi se monti dado volano e carter ecco come deve essere:
https://postimg.cc/image/o4cdytkdh/
e poi segui la guida del WM
Ho preso la foto di Clicco da Qui:
http://www.clubtenereitalia.it/index.php/forum/20-meccanica-xt600z/7028829-cambio-catena-distribuzione
Non può basarsi sula posizione delle camme, visto che l'albero a camme non è fasato col volano...
Comunque confermo che attraverso la finestrella di ispezione sul coperchio volano si deve vedere l'apposito riferimento che dice che il pistone è al PMS.
Come tale riferimento sia marcato sul volano del 2KF non lo so, ma su altri motori 595 appare il simbolo T, come nella foto postata sopra.
E' assolutamente impossibile che per trovare il PMS uno debba smontare il volano, o aprire il carter! Alla Yamaha non sono mica deficenti...
Alla peggio, il PMS lo si trova col metodo usato al tempo dal famoso meccanico "Manica Larga" (che è di Parma ed ha un po' d'anni sa di chi parlo).
Lui infilava un cacciavite nel foro della candela ed osservava lo stesso sollevarsi, appena inizia a ridiscendere vuol dire che si è passato il PMS. Non è un metodo precisissimo, ma consente di trovare quale tacca sul volano è quella giusta, poi il riferimento preciso lo dà la tacca...
Ecco la foto di un volano 2KF, e come si vede in basso leggermente a sinistra, in perfetto allineamento con la chiavetta, c'è il classico riferimento marcato "T" che identifca il PMS...
Strano che sul manuale della tua moto non ci sia scritto, sul manuale di officina della 1VJ è spiegato chiaramente...
(http://enduroladen-shop.de/images/product_images/original_images/I6683_201011666129_31e42282cb82471699258846680fd454.jpg)
Ed ecco quel che devi vedere attarverso la finestrella di ispezione quando il pistone è al PMS (foto del mio motore 1VJ, ma come si è visto anche sul volano 2KF è impresso lo stesso riferimento marcato "T"):
(https://s27.postimg.org/vioczuenn/2014_04_05_14_17_19.jpg)
Superasso, l'albero a camme lo fa girare la catena di distribuzione, non è solidale all'albero motore... E nel caso di Davidi, lui ha appunto il problema di mettere in fase l'albero a camme rispetto all'albero motore, perchè ha smontato testa e cilindro, e dunque ha perso il riferimento.
Ma per fortuna sul volano c'è la tacca "T" che indentifica quando l'albero motore è al PMS, come mostrato dalla foto sopra.
Questo è l'unico modo davvero preciso di trovare il PMS; ed è quello previsto da Yamaha, che ha messo tale tacca apposta sul volano.
Visto che il metodo ufficiale è preciso e facile, perchè tribolare con metodi impropri, tribolando da bestia a smontare il volano, etc?
Citazione di: AngeloFarina il 08 Gennaio 2017, 18:12:36
Ecco la foto di un volano 2KF, e come si vede in basso leggermente a sinistra, in perfetto allineamento con la chiavetta, c'è il classico riferimento marcato "T" che identifca il PMS...
Strano che sul manuale della tua moto non ci sia scritto, sul manuale di officina della 1VJ è spiegato chiaramente...
(http://enduroladen-shop.de/images/product_images/original_images/I6683_201011666129_31e42282cb82471699258846680fd454.jpg)
Ed ecco quel che devi vedere attarverso la finestrella di ispezione quando il pistone è al PMS (foto del mio motore 1VJ, ma come si è visto anche sul volano 2KF è impresso lo stesso riferimento marcato "T"):
(https://s27.postimg.org/vioczuenn/2014_04_05_14_17_19.jpg)
:ok:
Infatti , io non capisco dov'è il problema :dubbio:
Se smontando ha lasciato la catena legata , rimontare seguendo lo schema postato sopra è semplice !
Se invece ha tagliato la catena pensando di sostituirla deve necessarimente togliere il volano per rimontare la nuova catena (chiusa) , rimontare camme ed altro ed infine mettere il motore in fase!
In alternativa , se non vuole smontare il volano , può prendere una catena "aperta a ribadire" ed evitarsi lo sbattimento del volano.
Il problema è che evidentemente Davidi non ha letto bene il manuale, quando spiega che per trovare il PMS biosgna allineare alla finestrella di ispezione il riferimento "T" del volano...
(https://s24.postimg.org/lm45ucbk1/Distribution.jpg) (https://postimg.org/image/lm45ucbk1/)
...la curiosita' resta forte : cosa ne è stato della catena? :dubbio:
il nocciolo della questione è tutto li'! 8)
Ragazzi , primaditutto grazie di tutti i vostri interventi.
Citazione di: AngeloFarina il 09 Gennaio 2017, 10:37:50
Il problema è che evidentemente Davidi non ha letto bene il manuale, quando spiega che per trovare il PMS biosgna allineare alla finestrella di ispezione il riferimento "T" del volano...
(https://s24.postimg.org/lm45ucbk1/Distribution.jpg) (https://postimg.org/image/lm45ucbk1/)
Se leggi il documento da te stesso incollato parla di accensione ("Allumage") , di fasatura di accensione e di pistola stroboscopica , quindi quel foro (come scritto nella pagina in francese) serve per controllare la fasatura elettrica e non la fasaura meccanica sicche' non posso usarlo per fasare l'albero a camme poiche' quella "T" (vista dal foro) e' anticipata di alcuni gradi rispetto al PMS (anticipo di accensione).
Rispondo a tutti voi dicendo che nel smontare tutto il motore la catena di distribuzione l'ho lasciata dietro al volano senza toglierla.
Insomma, cosa posso fare ? Prendo come riferimento la chiavetta visibile sul mozzo del volano e la allineo con la punzonatura sulla ruota di distribuzione ? Io volevo fare un lavoro pulito e chiaro.
Rileggendo meglio il manuale in francese pare che il punto di accensione sia la H (incisa sul volano) mentre la T accanto sia davvero il punto morto superiore.
Io comunque volevo togliere il volano anche per controllare la situazione dietro al volano - ho come l'impressione che si sia sgretolato il "baffo" del carter dove siede l'estremo del guidacatena in plastica.
Ti ha fatto vedere Angelo che la T corrisponde alla chiavetta e quindi al punto che cercavi dietro il volano,
cosa vuoi che ti diciamo di più??
Citazione di: amedeo p. il 09 Gennaio 2017, 17:06:36
Ti ha fatto vedere Angelo che la T corrisponde alla chiavetta e quindi al punto che cercavi dietro il volano,
cosa vuoi che ti diciamo di più??
Sempre usato questi riferimenti e sempre saputo e letto sui vari manuali che fossero questi.
Citazione di: amedeo p. il 09 Gennaio 2017, 17:06:36
Ti ha fatto vedere Angelo che la T corrisponde alla chiavetta e quindi al punto che cercavi dietro il volano,
cosa vuoi che ti diciamo di più??
Si', scusami avevate ragione.
Il problema e' che vorrei lo stesso rimuovere il volano per controllare sul retro.
Quando a me si era rotta la base di appoggio del guidacatena anteriore (sulla XT600E) sono riuscito benissimo a vedere il danno senza bisogno di smontare il volano.
Basta uno specchietto tondo da meccanico (o da dentista)... O una di quelle microcamere USB per ispezione meccanica (si collegano ad un PC).
Riguardo al manuale, la pagina riporta due capitoli: il primo (Allumage) si riferisce alla fasatura dell'accensione, e mostra come si debbe fare riferimento al simbolo "H" sul volano. Il secondo capitolo si chiama "Distribution", e mostra appunto che, per il controllo della distribuzione, il PMS si trova facendo riferimento al simbolo "T" sul volano. A me sembra tutto chiarissimo...
Se poi proprio lo vuoi smontare sto volano, comprati un attrezzo professionale (io ho quello della Buzzetti)...
A quel punto li', però, io cambierei anche la catena di catena di distribuzione, cosi' per i prossimi 50.000 km non ci pensi più...
Citazione di: AngeloFarina il 09 Gennaio 2017, 19:01:43
Se poi proprio lo vuoi smontare sto volano, comprati un attrezzo professionale (io ho quello della Buzzetti)...
Credo che acquistero' anch'io l'estrattore della Buzzetti.
L'estrattore della Buzzetti che possiedi e a cui ti riferisci e' il seguente modello che vendono su ebay ?
http://www.ebay.it/itm/5376-BUZZETTI-ATTREZO-MOTO-SCOOTER-ESTRATTORE-VOLANO-A-3-VITI-PER-MOTORI-YAMAHA-/400537189387?hash=item5d41e07c0b:g:gwwAAMXQTQpR8UuV
Direi proprio di no....
Il mio era molto più massiccio, e lo avevo pagato ben di più. Mi pare 39 euro o giù di li'...
Ecco una foto dell'etichetta sulla scatola:
(https://s24.postimg.org/z350yfeat/20170111_001227.jpg)
Ed eccolo su Ebay, sembra che il prezzo sia leggermente aumentato (ora costa 42 Euro spedizione inclusa)...
http://www.ebay.it/itm/5370-BUZZETTI-MOTO-ESTRATTORE-VOLANO-PUNTALE-SALVAFILETTO-YAMAHA-4T-250-400-/360704097853
Ovviamente è ancora un oggetto semiprofessionale, per un estrattore davvero professionale si va sui 100 Euro...
Grazie AngeloFarina per le varie informazioni.
Citazione di: superasso il 11 Gennaio 2017, 08:06:35
Beh adesso che vedo gli estrattori che usate capisco un po le vostre tribolazioni, praticamente sono poco più che giocattoli, buoni giusto a capodanno per levare il tapp dallo spumante, codesto volano vuole un estrattore più massiccio, esempio uno per uso automobilistico opportunamente adattato.........unitamente ad un ragionato uso del calore, del freddo, e altro ancora.
superasso , se cosi' stanno le cose e per non avere altri problemi potresti consigliarmi/ci un estrattore massiccio idoneo per il volano dell'XT600 2KF e in vendita su ebay ?
Dubito fortemente che quelli professionali li trovi su Ebay...
Come ti dicevo, Buzzetti è un marchio low-cost, i pezzi sono made in Taiwan...
E preparati a scucire un centone per un estrattore serio...
Secondo me quello della Buzzetti che ho preso io va bene per un uso saltuario (leggi UN solo smontaggio, massimo due), poi lo si distrugge.
Per una officina che smonta un volano a settimana, ci vuole decisamente un altro tipo di oggetto.
:bye: quei segni sul volano che sono 3 di diversa fattura sono punto morto superiore allineato a chiavetta,riferimenti fase per verificare aticipi poi :bikki:
Superasso, le indicazioni che hai dato per autocostruirsi l'estrattore sono corrette in tutto tranne che su un punto: il vitone cnetrale non deve avere passo MA (che per un diametro 18mm significa un passo "standard" di 2.5mm). Meglio usare una vite a passo fine, che a parità di coppia applicata esercita una forza di spinta sull'albero quasi doppia. In effetti, se li guardi, tutti gli estrattori commerciali hanno il vitone centrale a passo fine...
In realta, il carico di rottura a strappo di una vite a passo fine è LEGGERMENTE MAGGIORE del carico di rottura a strappo di una filettatura a passo standard, perchè:
1) E' vero che ogni filetto è più "smilzo", ma ce ne sono molti di più. Se prendiamo come area resitente lo sviluppo dell'interfaccia fra la base dei filetti ed il corpo cilindrico centrale della vite, l'area rimane esattamente la stessa, e quindi a parità di sforzo assiale sulla vite il valore di tau (in N/mm2) sarà lo stesso
2) Che rompe i filetti normalmente non è il solo sforzo di taglio (che come abbiamo visto è lo stesso), ma anche il momento flettente, che è nettamente minore per un filetto che sporge meno
3) Ma nella maggior parte dei casi non cede la filettatura, ma il corpo centrale della vite. In una vite a passo fine, tale corpo centrale ha una sezione MAGGIORE che in una vite a passo grosso.
In conclusione, una vite a passo fine, a parità di diametro esterno e di materiale, avrà un carico di rottura leggermente più elevato di una a passo grosso.
Ultimo fattore: le viti a passo fine sono tutte perlomeno in classe 10.9, mentre quelle a passo grosso standard sono classe 8.8, ma ci sono anche da meno. Per trovarle di classe 10.9 o 12.9 bisogna farsele tirar fuori apposta, e non tutti i venditori le hanno.
Oggi ho chiesto al nostro tecnico di officina e mi ha detto che gli estrattori migliori sono in acciaio C40 (estremamente difficile da lavorare) e che molti hanno un trattamento superficiale di indurimento (questo soprattutto in quelli con rampini o simili). Ecco perchè costano tanto...
Io parlavo di rottura della vite, non di grippaggio... E' ovvio come il rischio di grippaggio sia molto maggiore con la filettatura a passo fine...
E' per quello che servirebbero viti con trattamento superficiale tipo cementazione o nitrurazione (sia sulla vite, sia sul corpo dell'estrattore).
Il grippaggio deriva dallo sfogliamento delle superfici che strisciano fra loro.
Ovviamente anche una buona lubrificazione limita i rischi di grippaggio.
Qui ci sono aziende, come la Flametal, che fa trattamenti superficiali che, oltre ad incrementare considerevolmente la resistenza dello strato superficiale, ne abbatte la rugosita e riduce il coeff. di attrito. Quasi come avere una bronzina... In questo modo, tra l'altro, una frazione più elevata della coppia di serraggio applicata alla vite si traduce in sforzo assiale.
Certo farsi un estrattore con tale sofisticatezze, in esemplare singolo, costerebbe una follia...
Restando coi piedi per terra, e ercando su Ebay roba già pronta ma di adeguata robustezza, si trova roba come questa:
(https://backoffice3.titanka.com/catalog/class/image_thumb.php?img=http://admin.abc.sm/upload/3260/catalogodinamico/prodotti/import_FOT_PRO_ALG_AUTO_150.3130_SALL_AING_V2.jpg&w=679&h=430)
http://www.ebay.it/itm/KS-Tools-150-3130-Estrattore-universale-a-3-bracci-per-pulegge-/252467926071
Che costa 72.50 euro più spese di spedizione.
Come potrai notare il vitone centrale ha un passo leggermente più fine del passo "standard" per una vite di quel diametro. Ogni scelta è un compromesso, ma vedo che chi progetta e costruisce estrattori di solito fa questo tipo di scelta.
Ma non solo, noterai che per distribuire lo sforzo su un maggior numero di filetti viene realizzato una sorta di manicotto che protrude dalla piastra, in modo che il vitone centrale impegni sulla filettatura per una lunghezza maggiore dello spessore della piastra. Nell'esempio qui sopra tale manicotto è di altezza limitata, mo ho visto estrattori con un manicotto lungo quanto la piastra, in modo da raddoppiare il numero di filetti che "lavorano"...
Guarda quest'altro, ad esempio:
(http://i.ebayimg.com/00/s/NjAwWDYwMA==/z/eiUAAOSweXhXmLMn/$_12.JPG)
http://www.ebay.it/itm/USAG-435-FN-Estrattore-per-pulegge-di-distribuzione-/122061582047
Che però costa ben euro 119.44 + s.s.: manicotto ancora più lungo, vite centrale a passo fine... E dal colore direi che in questo caso anche la piastra è in C40... Sta roba costa, c'è poco da fare, e farseli in casa con i materiali ed i trattamenti appropriati non sempre fa risparmiare...
Certo, il carico di rottura assiale cresce di un 20% nella migliore delle ipotesi, non di più. Il punto è che NON CALA...
Avevo la tabella della Hilti con tutti i dati, ma non la trovo. Penso di averla in ufficio però...
Comunque questo spiega anche perchè è più facile distruggere un estrattore con la vite a passo fine: la forza che si riesce ad esercitare in senso assiale è quasi doppia, ma il carico di rottura non è doppio, cresce solo del 20%. Ecco che diventa più facile superarlo, a parità di coppia di serraggio applicata al vitone...
Penso che hai ragione, non c'è una proporzione diretta fra sforzo assiale e coppia applicata... Ci sarebbe solo in un mondo ideale, privo di attriti...
Resta il fatto che in un estrattore professionale, che ha vite e madrevite con trattamento superficiale, l'attrito è inferiore che usando normale bulloneria che invece è fatta per stringere e non mollarsi da sola, e dunque in cui volutamente le superfici filettate vanno a bloccarsi.
Penso che la differenza fra il materiale professionale e quello "fai da te" la facciano soprattutto i materiali ed i trattamenti superficiali, non la geometria. Questa è facile da replicare, invece lavorare il C40 o altri acciai ancora più "nobili" e fargli l'adeguato trattamento superficiale è difficile e costoso...
Gli accoppiamenti conici col tempo e quando sono buoni quasi si saldano sull albero !!!! Certo nel tuo caso sembra un po esagerato !!! :rishock: a questo punto forse dovresti rivedere la progettazione del tuo estrattore autocostruito! per la fasatura si usa la finestrella tappo rotondo in alto del volano ! -ninzo'-
ne ho smontati a decine di volani dai 595.... è solo questione di tecnica... ovvio che ci vogliono dei buoni attrezzi..... ma se non li si sa usare bene.....
Per smontare accoppiamenti conici come quelli del volano c'è una tecnica precisa .. se non la si applica bene.. non ci sarà estrattore che tenga.
Guardate come sembra che sia facile sull'XR 600:
https://www.youtube.com/watch?v=orBrX9nD9I8
e sul dominator:
https://www.youtube.com/watch?v=Isab_3HBF2U
Ragazzi,ho acquistato un mega estrattore professionale da ben 150 euro.
Dopo averlo caricato fino all'inverosimile ,una delle tre viti dell'estrattore ha ceduto poiche' ha ceduto il filetto del volano che teneva quella vite.
A quel punto la bestemmia e' salita a milleeeeeee
E adesso con un volano con uno dei tre filetti rovinati come lo tiro via ?
Ma come diamine le realizza le cose la Yamaha !!?!?
Ma cosa costava utilizzare un ingranaggio al posto nell'inserto conico.
A sto punto il volano come lo tolgo senza un filetto ?
Citazione di: superasso il 28 Gennaio 2017, 19:14:22
il filetto lo puoi sempre maggiorare, e dato che ci sei maggiorali tutti e tre; poi con l'estrattore caricato ci dai di dilatazione termica,
Avevo gia' utilizzato il calore,ma non il cannello bensi la lampada da idraulico - risultato : tutta la plastica semisciolta lungo la periferia, poiche' il calore dal centro arriva per conduzione fino alla periferia dove c'e' la plastica che tiene i magneti.
Non so se l'ho gia' detto all'inizio ma la moto e' rimasta per 15 giorni sott'acqua come in una piscina (alluvione) sicche' secondo voi puo' una simile situazione aver saldato permanentemente il volano ?
Mi sto quasi rassegnando all'utilizzo del flessibile per tagliare il volano.
Citazione
però questo è un lavoro delicato infatti bisogna fare in modo di scaldare il massimo possibile (cerchiamo di non arrivare al rosso) la zona dell'accoppiamento facendo in modo che alla periferia del volano arrivi meno calore possibile, quindi bisogna essere molto veloci (è un'arte, diciamo che senza una fonte di calore molto potente e concentrata non è possibile, ci vuole il cannello ossiacetilenico per intenderci),
Nella trasmissione Wheeler Dealers sul canale DMAX ho visto utilizzare un riscaldatore ad induzione a forma di poche spire dentro alle quali sarebbero l'ideale inserire il mozzo del volano ma su ebay lo strumento costa almeno 1000 euro !!
Citazione
quando l'accoppiamento è ben caldo dovrebbe mollare, se non basta ancora bisogna passare allo shock raffreddando velocemente però dopo aver laspettato qualche secondo lasciando che il calore si sia stabilizzato e sia dunque arrivato anche internamente all'albero,
Si' ma tutto sto trattamento termico non si riesce ad applicare con l'estrattore in tiro visto che c'e' poco spazio per introdurre fiamme senza rovinare intorno.
Anche con il cacciavite nel foro della candela il pms lo trovi e comunque un dente di differenza lo vedresti chiaramente
Citazione di: superasso il 28 Gennaio 2017, 23:58:19
se il motore è stato immerso troverai delle brutte sosprese qua e la al suo interno ma non può aver influito sull'accoppianeo conico
Le altre sorprese le ho gia' trovate tipo il cilindro tutto arrugginito ma ne sono uscito cambiando il cilindro e ricostruendo tranquillamente il motore. Ma sto volano e' terribile,non ne vuole sapere ed alcuni ipotizzano che non viene fuori poiche' il volano potrebbe essere avvitato sull'albero ma mi sembra assurdo visto che c'e' la chiavetta.
Non mi basta trovare il pms con il cacciavite, vorrei togliere il volano per vedere che situazione c'e' dietro al volano.
Comunque se il motore è stato alluvionato al punto che hai dovuto sostituire (o rettificare) il cilindro il motore lo devi aprire tutto perché quella fanghiglia si infila dappertutto e l'acqua corrode le piste dei cuscinetti, te lo dico perché ci sono già passato con un nordwest che avevo preso rottamare proprio in seguito ad un piccolo alluvione e che aveva il carter frizione pieno di fango e tutti i cuscinetti da buttare..
Citazione di: pistone il 29 Gennaio 2017, 12:16:22
Comunque se il motore è stato alluvionato al punto che hai dovuto sostituire (o rettificare) il cilindro il motore lo devi aprire tutto perché quella fanghiglia si infila dappertutto e l'acqua corrode le piste dei cuscinetti, te lo dico perché ci sono già passato con un nordwest che avevo preso rottamare proprio in seguito ad un piccolo alluvione e che aveva il carter frizione pieno di fango e tutti i cuscinetti da buttare..
Ma il velo d'olio in giro e nei cuscinetti non puo' aver fatto da protezione rispetto all'insolubile acqua ?
Citazione di: Davidi il 29 Gennaio 2017, 10:23:53
Le altre sorprese le ho gia' trovate tipo il cilindro tutto arrugginito ma ne sono uscito cambiando il cilindro e ricostruendo tranquillamente il motore. Ma sto volano e' terribile, non ne vuole sapere ed alcuni ipotizzano che non viene fuori poiche' il volano potrebbe essere avvitato sull'albero ma mi sembra assurdo visto che c'e' la chiavetta.
Escludo nel modo più assoluto che il volano sia avvitato sull'albero. E' un accoppiamento conico con chiavetta, che si è "saldato". Ma è solo attrito quello che tiene il volano attaccato all'albero, esiste sempre un valore di forza sufficiente a produrre il distacco.
Il problema non è generare una tale forza, il problema è trasmetterla in compressione all'asse dell'albero, senza deformarlo, e dall'altro in trazione al volano stesso, onde estrarlo. Se le 3 sedi filettate sul volano in cui inserisci le tre viti dell'estrattore cedono, non rimane che allargarle e rifilettarle della misura successiva.
Citazione di: AngeloFarina il 30 Gennaio 2017, 19:24:12
Escludo nel modo più assoluto che il volano sia avvitato sull'albero. E' un accoppiamento conico con chiavetta, che si è "saldato". Ma è solo attrito quello che tiene il volano attaccato all'albero,
Se il foro centrale del volano non e' elasticamente forzato lungo l'asse conico , faccio fatica a capire come un oggetto praticamente appoggiato su un cono, come in figura, opponga una tale forza d'attrito sovraumana in grado di piegare un'estrattore o strappare una filettatura o altro.
Dico questo perche' solo comprendendo nell'intimo tale forza avro' successo nella rimozione del volano.
Oltretutto l'inclinazione del profilo dell'asse conico costituirebbe una sorta di piano inclinato tangenzale che dovrebbe agevolare le forze o sbaglio ?
(http://www.horizonsunlimited.com/hubb/attachments/yamaha-tech/3997d1287699257-xt600-rotor-removal-starter-clutch-flywheel-removal-tool.jpg)
i trapani a colonna hanno il supporto del mandrino che è innestato nell'albero con un attacco conico senza chiavella.......
...il classico esempio di deformazione professionale :riez:
on topic: conico!!! SENZA filettatura!!! e tante tante tante gocce di sudore insanguinate!!! :mvv:
Citazione di: Marchinovis il 30 Gennaio 2017, 20:33:46
...il classico esempio di deformazione professionale :riez:
on topic: conico!!! SENZA filettatura!!! e tante tante tante gocce di sudore insanguinate!!! :mvv:
:ok:
;:contamusse:;
Citazione di: superasso il 30 Gennaio 2017, 22:04:25
La tenacia dell'accoppiamento conico è dovuta all'elasticità del mozzo che quando viene serrato si allarga leggermente caricandosi permanentemente come una molla e quindi esercitando un notevole attrito sulla superficie di contatto con l'albero,
Era quello che immaginavo.
Quasi quasi acquisto questo economico riscaldatore ad induzione a bobina.
Prendo la bobina e la infilo intorno al mozzo per provocarne la dilatazione uniforme :
http://www.ebay.it/itm/20A-1000W-ZVS-Low-voltage-induction-heating-board-module-Flyback-driver-heater-/322396014842?hash=item4b104cc8fa:g:hWYAAOSw~bFWKqrw
per induzione riscalderesti anche l'asse dell'albero ottenendo zero, meglio la fiamma che agisce dalla periferia verso l'interno e non viceversa
Cavolo leggendo questo post mi viene da pensare che sia più facile riparare lo scudo termico del discovery che estrarre il volando del nostro 595 :sigaro: :sigaro: :sigaro:
Citazione di: Morèl il 31 Gennaio 2017, 13:53:00
Cavolo leggendo questo post mi viene da pensare che sia più facile riparare lo scudo termico del discovery che estrarre il volando del nostro 595 :sigaro: :sigaro: :sigaro:
AAHHAHAAHAHAHAHAHAHA!!!!
Con il tempo e i soldi spesi effettivamente ti compravi un dremel per tagliare quello vecchio e un volano nuovo....
Citazione di: Papiuxtlan il 31 Gennaio 2017, 14:31:21
Con il tempo e i soldi spesi effettivamente ti compravi un dremel per tagliare quello vecchio e un volano nuovo....
Il dremel e il flessibile ce l'ho gia' ma voglio capire ed imparare i segreti per togliere il volano autonomamente anche perche' se mi dovesse ricapitare non posso sempre dipendere dal meccanico esperto.
Comunque, sempre discorrendo sulla teoria, se sto foro del mozzo stringe come un guanto elastico l'asse conico, proprio per la conicita' di tale asse, il "guanto" dovrebbe scivolare via.
Infatti alla fine scivolerà via perchè non c'è nessuna legge della fisica che glielo impedisca...
Si disassemblano giunzioni per interferenza ottenute con presse da 10T, con le stesse presse però!
In questo caso l'interferenza creata dal dadone stretto con facilità da una leva lunga si scontra con la difficoltà di scaricare una forza equivalente tramite un solo punto che è la testa dell'albero/punta dell'estrattore...
Ho capito cosa intendi quando parli d'interferenza (il diametro dell'asse originariamente maggiore del foro del mozzo)
L'effetto leva costituito dal serraggio del dado ha prodotto una tale elevata forza che ora e' difficile riottenere in senso contrario PREMENDO solo sulla ridotta sezione dell'estremo filettato dell'asse conico.
Infatti un fenomeno costante in quest'operazione e' lo schiacciamento dei primi filetti dell'asse a conferma dell'abnome resistenza del volano rispetto a quelle che furono le previsioni di progetto di una "morbida" estremita' d'asse.
Occorrerebbe estrarlo con lo stesso sistema del dado di serraggio ma e' impossibile tuttavia mi domando se possano esistere altri metodi al momento fuori dalla nostra umana visuale.
La soluzione e' la dilatazione del mozzo ma solo con il calore e' possibile ? Non esistono altri mezzi ? (ultrasuoni , ecc)
p.s. : per esercitare una resistenza simile mi domando a quanto ammonta l'interferenza tra asse e foro.
Qualcuno aveva costruito un accrocchio che prevedeva l'uso di un crick idraulico a bottiglia da 2T di portata....
Lo cerco e se lo trovo te lo posto!
Grazie, sono ansioso di vederlo.
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=52871.0
Le foto però non le vedo più...
Citazione di: Davidi il 31 Gennaio 2017, 17:02:10
Ho capito cosa intendi quando parli d'interferenza (il diametro dell'asse originariamente maggiore del foro del mozzo)
L'effetto leva costituito dal serraggio del dado ha prodotto una tale elevata forza che ora e' difficile riottenere in senso contrario PREMENDO solo sulla ridotta sezione dell'estremo filettato dell'asse conico.
Infatti un fenomeno costante in quest'operazione e' lo schiacciamento dei primi filetti dell'asse a conferma dell'abnome resistenza del volano rispetto a quelle che furono le previsioni di progetto di una "morbida" estremita' d'asse.
Occorrerebbe estrarlo con lo stesso sistema del dado di serraggio ma e' impossibile tuttavia mi domando se possano esistere altri metodi al momento fuori dalla nostra umana visuale.
La soluzione e' la dilatazione del mozzo ma solo con il calore e' possibile ? Non esistono altri mezzi ? (ultrasuoni , ecc)
p.s. : per esercitare una resistenza simile mi domando a quanto ammonta l'interferenza tra asse e foro.
:bazoo: ma rivolgiti da chi lo sa fare per lavoro e ha un po di esperienza che in 1 minuto risolve :opazzoo: sono tutti coni che in meccanica si chiamano coni morse frese, trapani,contropunte,braccetti auto,pignoni primarie ecc ecc, sono fatti per piantarsi ma pure per spiantarsi con angolo calcolato in base ai diametri per non chiodarsi su ma bloccarsi precisi e riaprirsi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cono_Morse
Citazione di: ranxerox il 31 Gennaio 2017, 19:15:53
:bazoo: ma rivolgiti da chio sa fare il lavoro che in 1 minuto risolve :opazzoo: sono tutti coni che in meccanica si chiamano coni mors frese trapani contropunte braccetti auto pignoni primarie ecc ecc, sono fatti per piantarsi ma pure per spiantarsi con angolo apposito.
Quoto, per il mio primo volano sono stato dal mio meccanico che ha impiegato davvero 2 minuti per toglierlo...
inoltre da quanto capisco dovrai sistituire i cuscinetti dell'albero motore, quindi se anche venissero usate le maniere forti
picchiando con un martello, che t'importa?
Citazione di: Papiuxtlan il 31 Gennaio 2017, 16:43:34
Infatti alla fine scivolerà via perchè non c'è nessuna legge della fisica che glielo impedisca...
Qui sbagli.
E' proprio la fisica che gli impedisce di venire via.
Infatti il coefficiente di attrito fra i due pezzi determina l'angolo limiti di conicità. Mi spiego meglio.
Metti un mattone su un tavolo e cerca di farlo strisciare. Il mattone ha una forza verticale che lo preme sul taviolo pari al suo peso, quindi sarà "g" volte la sua massa. Supponiamo che la massa sia un kg, la costante "g" vale 9.81 m/s2, quindi la forza Fg di gravità sara pari a 9.81 N (Newton, è l'unità delle forze in fisica).
Ora supponiamo che per vincere l'attrito sia necessario appicare una forza superiore a 2N. Questo significa che il coeff. di attrito è pari a 2/9.81, approssimianolo a 2/10, cioè circa 0.2.
Se ora incliniamo il tavolo, ci sarà un angolo di inclinazione limite (arcatan(2/10)), al di sopra del quale la forza di gravità esprimerà una componente parallela al piano inclinato che supera i 2/10 della componente perpendicolare al piano inclinato, per cui il mattone si metterà a scivolare da solo.
Trasportiamo tutto questo al caso del volano che "stringe" sul mozzo conico. Se l'angolo di inclinazione del mozzo conico è sufficientemente ripido, la forza radiale esercitata dal fatto che il volano "stringe" sul mozzo conico si tradurrà in una componente parallela alla superfiice conica di entità tale da vincere il prodotto della componente normale moltiplicata per il coeff. di attrito e quindi il volano si sfila da solo..
Ma se il cono ha un angolo inferiore a tale angolo limite, la componente della forza radiale che agisce perpendicoalrmente alla superifice conica sarà sempre troppo grande rispetto alla componente parallela alla superifice stessa, il rapporto delle due risulterà inferiore al coefficiente di attrito, e quindi più il volano stringe sull'albero, e meno vorrà venire via...
Evidentemente i tecnici Yamaha hanno scelto un angolo di conicità inferiore all'arcotangente del coeff. di attrito, per cui hai voglia di stringere, il volano se ne sta li' attaccato all'albero...
Citazione di: AngeloFarina il 31 Gennaio 2017, 20:21:00
Qui sbagli.
E' proprio la fisica che gli impedisce di venire via.
Infatti il coefficiente di attrito fra i due pezzi determina l'angolo limiti di conicità. Mi spiego meglio.
Metti un mattone su un tavolo e cerca di farlo strisciare. Il mattone ha una forza verticale che lo preme sul taviolo pari al suo peso, quindi sarà "g" volte la sua massa. Supponiamo che la massa sia un kg, la costante "g" vale 9.81 m/s2, quindi la forza Fg di gravità sara pari a 9.81 N (Newton, è l'unità delle forze in fisica).
Ora supponiamo che per vincere l'attrito sia necessario appicare una forza superiore a 2N. Questo significa che il coeff. di attrito è pari a 2/9.81, approssimianolo a 2/10, cioè circa 0.2.
Se ora incliniamo il tavolo, ci sarà un angolo di inclinazione limite (arcatan(2/10)), al di sopra del quale la forza di gravità esprimerà una componente parallela al piano inclinato che supera i 2/10 della componente perpendicolare al piano inclinato, per cui il mattone si metterà a scivolare da solo.
Trasportiamo tutto questo al caso del volano che "stringe" sul mozzo conico. Se l'angolo di inclinazione del mozzo conico è sufficientemente ripido, la forza radiale esercitata dal fatto che il volano "stringe" sul mozzo conico si tradurrà in una componente parallela alla superfiice conica di entità tale da vincere il prodotto della componente normale moltiplicata per il coeff. di attrito e quindi il volano si sfila da solo..
Ma se il cono ha un angolo inferiore a tale angolo limite, la componente della forza radiale che agisce perpendicoalrmente alla superifice conica sarà sempre troppo grande rispetto alla componente parallela alla superifice stessa, il rapporto delle due risulterà inferiore al coefficiente di attrito, e quindi più il volano stringe sull'albero, e meno vorrà venire via...
Evidentemente i tecnici Yamaha hanno scelto un angolo di conicità inferiore all'arcotangente del coeff. di attrito, per cui hai voglia di stringere, il volano se ne sta li' attaccato all'albero...
Non ho capito neanche una parola di tutto quello che hai scritto (e ovviamente è colpa mia..) ma se tutti i volani prima o poi escono, come hai detto anche tu, vuol dire che la legge della fisica che lo tiene al suo posto può essere (con il metodo corretto) annullata...Quindi gli si oppone ma non lo impedisce.
Citazione di: Papiuxtlan il 31 Gennaio 2017, 17:45:41
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=52871.0
Le foto però non le vedo più...
Infatti le foto non ci sono piu' in quel topic che noto e' stato scritto da Lele74 che ha postato in questo stessa pagina.
Chiedo a Lele74 se si possono avere le foto o un link ad una replica completa del suo articolo.
Citazione di: lele74 il 31 Gennaio 2017, 11:11:05
per induzione riscalderesti anche l'asse dell'albero ottenendo zero, meglio la fiamma che agisce dalla periferia verso l'interno e non viceversa
Hai ragione. Potrei ovviare realizzando il riscaldatore con una bobina fatta pero' di materiale resistivo che produce il calore,non per induzione, ma per effetto joule. In tal caso si riscalderebbe solo la parte esterna
:incx:
Citazione di: AngeloFarina il 31 Gennaio 2017, 20:21:00
Trasportiamo tutto questo al caso del volano che "stringe" sul mozzo conico. Se l'angolo di inclinazione del mozzo conico è sufficientemente ripido, la forza radiale esercitata dal fatto che il volano "stringe" sul mozzo conico si tradurrà in una componente parallela alla superfiice conica di entità tale da vincere il prodotto della componente normale moltiplicata per il coeff. di attrito e quindi il volano si sfila da solo..
Ma se il cono ha un angolo inferiore a tale angolo limite, la componente della forza radiale che agisce perpendicoalrmente alla superifice conica sarà sempre troppo grande rispetto alla componente parallela alla superifice stessa, il rapporto delle due risulterà inferiore al coefficiente di attrito, e quindi più il volano stringe sull'albero, e meno vorrà venire via...
Evidentemente i tecnici Yamaha hanno scelto un angolo di conicità inferiore all'arcotangente del coeff. di attrito, per cui hai voglia di stringere, il volano se ne sta li' attaccato all'albero...
Bravissimo.Hai spiegato il motivo per cui , nonostante la conicita', il pezzo non si sfila.
Citazione di: ranxerox il 31 Gennaio 2017, 19:15:53
:bazoo: ma rivolgiti da chi lo sa fare per lavoro e ha un po di esperienza che in 1 minuto risolve
Ma vacci tu dal meccanico, io voglio imparare a sfilarmelo da solo il volano analizzando il problema con l'aiuto dei ragazzi qui presenti che sanno il fatto loro.
Non preoccuparti per me e semmai smitizziamo l'esperienza e abilita' del meccanico professionista rendendo di pubblico dominio la migliore tecnica di estrazione del volano.
Beh, mo' non esageriamo...
Due tutorial seguiti non saranno mai trent'anni di esperienza in officina 8)
non ho voglia di leggere tutto... ma.... comprare l'estrattore di kedo? che viene un 60 euro spediti?!?!?!?! e qui uno nel nordest ho perso il conto di quanti volani abbia tolto?!?!? sul 59X l'avrà fatto 3-4 volte per indeciione se 12V o 6V....
mette in tensione colpetto di martello e schionk via il volano.....
Se leggi addietro ho acquistato un'estrattore professionale costato ben 150 euro , caricatolo fino all'inverosimile si e' strappato il filetto di uno dei tre fori del volano arpionati dall'estrattore.
Citazione di: Davidi il 01 Febbraio 2017, 00:23:34
Se leggi addietro ho acquistato un'estrattore professionale costato ben 150 euro , caricatolo fino all'inverosimile si e' strappato il filetto di uno dei tre fori del volano arpionati dall'estrattore.
se leggi bene io ho parlato dellìestrattore di kedo... che ne costa 45.... che come minimo ha estratto volani a 5 moto diverse....
sarà anche la mano esperta della persona...
e cmq... avevo scritto che non ho letto tutto...
mi sono perso nei mattoni....
Citazione di: AngeloFarina il 31 Gennaio 2017, 20:21:00
Qui sbagli.
E' proprio la fisica che gli impedisce di venire via.
Infatti il coefficiente di attrito fra i due pezzi determina l'angolo limiti di conicità. Mi spiego meglio.
Metti un mattone su un tavolo e cerca di farlo strisciare. Il mattone ha una forza verticale che lo preme sul taviolo pari al suo peso, quindi sarà "g" volte la sua massa. Supponiamo che la massa sia un kg, la costante "g" vale 9.81 m/s2, quindi la forza Fg di gravità sara pari a 9.81 N (Newton, è l'unità delle forze in fisica).
Ora supponiamo che per vincere l'attrito sia necessario appicare una forza superiore a 2N. Questo significa che il coeff. di attrito è pari a 2/9.81, approssimianolo a 2/10, cioè circa 0.2.
Se ora incliniamo il tavolo, ci sarà un angolo di inclinazione limite (arcatan(2/10)), al di sopra del quale la forza di gravità esprimerà una componente parallela al piano inclinato che supera i 2/10 della componente perpendicolare al piano inclinato, per cui il mattone si metterà a scivolare da solo.
Trasportiamo tutto questo al caso del volano che "stringe" sul mozzo conico. Se l'angolo di inclinazione del mozzo conico è sufficientemente ripido, la forza radiale esercitata dal fatto che il volano "stringe" sul mozzo conico si tradurrà in una componente parallela alla superfiice conica di entità tale da vincere il prodotto della componente normale moltiplicata per il coeff. di attrito e quindi il volano si sfila da solo..
Ma se il cono ha un angolo inferiore a tale angolo limite, la componente della forza radiale che agisce perpendicoalrmente alla superifice conica sarà sempre troppo grande rispetto alla componente parallela alla superifice stessa, il rapporto delle due risulterà inferiore al coefficiente di attrito, e quindi più il volano stringe sull'albero, e meno vorrà venire via...
Evidentemente i tecnici Yamaha hanno scelto un angolo di conicità inferiore all'arcotangente del coeff. di attrito, per cui hai voglia di stringere, il volano se ne sta li' attaccato all'albero...
:shock: :sciopp: :confuso:
:riez:
Ammetto che forse la spiegazione non è stata delle più chiare, chiedo venia. Ero un po' fuso...
Comunque volevo spiegare che se il cono è molto appuntito anche se il volano stringe sul cono non si sfila da solo, ma se ne sta li' bello stretto.
Ovviamente tale forza che lo tiene stretto può essere superata e vinta dalla forza esercitata dall'estrattore. Che comuqnue sarà tanto più grande quanto più il volano stringe sull'albero conico.
Questa forza da vincere non rimane costante nel tempo, ma va crescendo per una serie di fattori, che vi elenco (ma sicuramente ne ometto qualcuno):
- vibrazioni
- cicli di riscaldamento-raffreddamento
- azione di rotazione del volano che stringe sempre più il dado
- ossidazione ed altri fenomeni di corrosione elettrochimica che si sviluppano fra due pezzi realizzati con leghe metalliche diverse
Quindi, appena montato, il volano viene vie facilmente. Ma col passare dgeli anni, la forza necessaria a vincere l'attrito non può che crescere, penso che dopo 100 anni i due pezzi saranno praticamente saldati.
Su certe moto il volano viene smontato periodicamente, e quindi si riazzera questo extra-serraggio.
Ma se uno imbrocca una moto che ha il volano montato trent'anni fa, ed in cui i fenomeni suddetti han lavorato alla grande (in un motore andato a mollo i fenomeni elettrochimici sono sicuramente esplosi), ecco che l'estrazione diventa praticamente impossibile con i metodi standard.
Citazione di: AngeloFarina il 01 Febbraio 2017, 16:05:17
Ma se uno imbrocca una moto che ha il volano montato trent'anni fa, ed in cui i fenomeni suddetti han lavorato alla grande (in un motore andato a mollo i fenomeni elettrochimici sono sicuramente esplosi), ecco che l'estrazione diventa praticamente impossibile con i metodi standard.
Il mio XT600 2KF iscritto all'ASI (moto storica) ha proprio 30 anni !!
Ed in effetti il volano resiste a tal punto che pare saldato da strappare il filetto reggi-viti (dell'estrattore).
A sto punto mi sa che faccio prima ad usare il flessibile.
Che procedura di taglio mi consigli ?
(no perche' se non si sta attenti si rischia di "ricamare" l'asse conico).
Citazione di: gianfranco1104 il 31 Gennaio 2017, 23:09:56
non ho voglia di leggere tutto... ma.... comprare l'estrattore di kedo? che viene un 60 euro spediti?!?!?!?! e qui uno nel nordest ho perso il conto di quanti volani abbia tolto?!?!? sul 59X l'avrà fatto 3-4 volte per indeciione se 12V o 6V....
mette in tensione colpetto di martello e schionk via il volano.....
ti ricordo che tempo fa ToroRosso (il torinese trapiantato in sardegna...) ebbe lo stesso problema e credo distrusse albero e volano sul suo TTR :acci:
Francamente, su un motore andato a mollo, tutto inchiodato, e su cui dovrai cambiare un sacco di pezzi forse non era proprio il caso di mettercisi a lavorare. Per aggiustare una cosa ne rompi un'altra, e non ne vieni più fuori...
Io per problemi ben meno gravi ho preferito cercare un motore usato ma in ottime condizioni, 350 euro e via!
In un paio d'ore ho fatto il trapianto, ed il giorno dopo già giravo tranquillo col motore di rimpiazzo.
Quando la situazione è molto compromessa, non ci sono ricette facili per risolvere. Le hai già provate tutte per togliere sto volano, senza successo. Probabilmente lo hai già danneggiato al punto che sarà necessario cambiarlo. Dallo perso, e vai di Dremel col dischetto da taglio, mano molto leggera, fai due solchi lungo il cilindro centrale del volano, a 180° l'uno dall'altro, senza arrivare al cono dell'albero. Portando via del materiale scarichi la tensione accumulata, poi riprovi con l'estrattore e evedrai che stavolta cede...
Ma, ripeto, io darei perso l'intero motore, non solo il volano!
Citazione di: AngeloFarina il 01 Febbraio 2017, 20:39:27
Francamente, su un motore andato a mollo, tutto inchiodato, e su cui dovrai cambiare un sacco di pezzi forse non era proprio il caso di mettercisi a lavorare.
Ma il mio motore non e' mai stato tutto inchiodato. I ruotismi girano perfettamente. Solo il cilindro era arrugginito ma l'ho cambiato con successo.
E poi ha pochi chilometri che mi spiacerebbe sostituirlo con uno che sicuramente ha piu' chilometri visto il carattere ormai vintage della linea.
Citazione
Io per problemi ben meno gravi ho preferito cercare un motore usato ma in ottime condizioni, 350 euro e via!
Se c'e' qualcuno che mi vende un motore XT600 2KF ma con avviamento elettrico , saro' lieto di acquistarlo per fare la sostituzione con il mio che si avvia solo con la pedivella.
QUALCUNO DI VOI NE VENDE MICA UNO CON AVVIAMENTO ELETTRICO ?
3tb
Citazione di: Marchinovis il 01 Febbraio 2017, 21:11:14
3tb
Scusa l'ignoranza ma non conosco il modello 3TB. Ha gli stessi attacchi del 2KF ossia e' agganciabile al telaio del 2KF ?
A quanto lo vendi ? Di che anno e' , e quanti chilometri ha ?
Ah no aspetta. Sulla mia carta di circolazione c'e' scritto "numero motore 2KF" sicche' non posso sostituirlo con uno che non e' indicato sul libretto.
Citazione di: AngeloFarina il 01 Febbraio 2017, 16:05:17
Ammetto che forse la spiegazione non è stata delle più chiare, chiedo venia. Ero un po' fuso...
Comunque volevo spiegare che se il cono è molto appuntito anche se il volano stringe sul cono non si sfila da solo, ma se ne sta li' bello stretto.
Ovviamente tale forza che lo tiene stretto può essere superata e vinta dalla forza esercitata dall'estrattore. Che comuqnue sarà tanto più grande quanto più il volano stringe sull'albero conico.
Questa forza da vincere non rimane costante nel tempo, ma va crescendo per una serie di fattori, che vi elenco (ma sicuramente ne ometto qualcuno):
- vibrazioni
- cicli di riscaldamento-raffreddamento
- azione di rotazione del volano che stringe sempre più il dado
- ossidazione ed altri fenomeni di corrosione elettrochimica che si sviluppano fra due pezzi realizzati con leghe metalliche diverse
Quindi, appena montato, il volano viene vie facilmente. Ma col passare dgeli anni, la forza necessaria a vincere l'attrito non può che crescere, penso che dopo 100 anni i due pezzi saranno praticamente saldati.
Su certe moto il volano viene smontato periodicamente, e quindi si riazzera questo extra-serraggio.
Ma se uno imbrocca una moto che ha il volano montato trent'anni fa, ed in cui i fenomeni suddetti han lavorato alla grande (in un motore andato a mollo i fenomeni elettrochimici sono sicuramente esplosi), ecco che l'estrazione diventa praticamente impossibile con i metodi standard.
:ok:
Ammetto la mia crassa ignoranza ma ora ho capito qualcosa in più.
Citazione di: Davidi il 01 Febbraio 2017, 21:28:27
Ah no aspetta. Sulla mia carta di circolazione c'e' scritto "numero motore 2KF" sicche' non posso sostituirlo con uno che non e' indicato sul libretto.
Bravo! E comunque puoi sostituirli solo a fronte di non pochi sbattimenti.
...e non otterrai mai il certificato storico e collezionistico FMI !
Era solo per dirti che il motore del 2kf avviamento elettrico non esiste , si è ovviato a questo col modello successivo , appunto il 3tb!!!
Citazione di: Marchinovis il 02 Febbraio 2017, 16:30:42
........ si è ovviato a questo col modello successivo , appunto il 3tb!!!
che è ben altra cosa rispetto al Duka ::)
Citazione di: Marchinovis il 02 Febbraio 2017, 16:30:42
...e non otterrai mai il certificato storico e collezionistico FMI !
Ma io ce l'ho gia' il certificato storico dell'ASI.
Citazione
Era solo per dirti che il motore del 2kf avviamento elettrico non esiste , si è ovviato a questo col modello successivo , appunto il 3tb!!!
Ma allora come mai vendono un motore 2KF ad avviamento elettrico su ebay al seguente indirizzo :
http://www.ebay.it/itm/motore-yamaha-xt-600-2kf-avviamento-elettrico-/232211870978?hash=item3610e7f502:g:jGkAAOSwjDZYgehq
Perché non lo è.
Citazione di: Davidi il 02 Febbraio 2017, 17:51:15
Ma io ce l'ho gia' il certificato storico dell'ASI.
Difatti ho scritto FMI!!! :frustalo:
...un'eventuale irregolarita' sarebbe possibile poiche ASI non richiede le foto con i numeri del motore mentre FMI chiede le foto dei numeri del motore , di conseguenza se non corrispondono... :nonsi:
Citazione di: Davidi il 02 Febbraio 2017, 17:51:15
Ma allora come mai vendono un motore 2KF ad avviamento elettrico su ebay al seguente indirizzo :
http://www.ebay.it/itm/motore-yamaha-xt-600-2kf-avviamento-elettrico-/232211870978?hash=item3610e7f502:g:jGkAAOSwjDZYgehq
lo spacciano per un 2kf aviamento elettrico ma probabilmente è quello di un 34L
come già scritto prima... per togliere il volano c'è solo bisogno di usare la tecnica giusta.....
ora presupposto che tutti questi tentativi potrebbero aver rovinato il volano o addirittura l'albero...
potresti spiegarmi precisamente come hai usato l'estrattore?
quale tecnica hai utilizzato per il suo utilizzo... oppure hai solo avvitato......
poichè se hai solo avvitato aspettando che il volano si staccasse è normale che si sia rotto tutto.....
Citazione di: Lucariello il 02 Febbraio 2017, 22:41:21
potresti spiegarmi precisamente come hai usato l'estrattore?
quale tecnica hai utilizzato per il suo utilizzo... oppure hai solo avvitato......
Ti rispondo subito ...
PRIMO ESTRATTORE CON PIASTRA SPESSA 6 mm
1) posizionamento e tensionamento dell'estrattore agendo esclusivamente sulla vite centrale
2) strappo dei filetti del dado centrale dell'estrattore per scarsa qualita' del dado dell'estrattore
SECONDO ESTRATTORE CON PIASTRA SPESSA 6 mm E DADO CENTRALE DI ACCIAIO
1) posizionamento e tensionamento dell'estrattore agendo esclusivamente ed alternativamente
sulle tre viti periferiche
2) flessione della piastra dell'estrattore perche' troppo sottile
TERZO ESTRATTORE CON PIASTRA SPESSA 15 mm
1) posizionamento e tensionamento dell'estrattore agendo esclusivamente ed alternativamente
sulle tre viti periferiche
2) colpetti non troppo forti sul vitone centrale e lungo la circonferenza del volano
3) riscaldamento del mozzo del volano
4) ulteriore azione alternata di tensionamento agendo tra viti periferiche e vite centrale
5) strappo dei filetti di un foro del volano sul quale si avvita una delle tre viti dell'estrattore
forse dico una caXXata...ma non è meglio scaldare il volano partendo dalla parte più esterna,scaldando la parte centrale si scalda di più anche l'albero
Citazione di: Cunningham il 03 Febbraio 2017, 17:56:04
forse dico una caXXata...ma non è meglio scaldare il volano partendo dalla parte più esterna,scaldando la parte centrale si scalda di più anche l'albero
Visto che si dilata per prima la parte scaldata direttamente dalla fiamma (perché hai usato la fiamma per scaldare , vero?) , il volano va scaldato sulla circonferenza. Sono pienamente d'accordo con Cunny!!! :mvv:
Ma se lo scaldi direttamente sulla circonferenza puoi buttare il volano poiche' sulla circonferenza ci sono tutti i fermi in plastica dei magneti che ovviamente si liqueferebbero.
p.s. : si' ho usato la fiamma sul mozzo centrale ma la fiamma a butano , non quella ossiacetilenica.
Citazione di: Marchinovis il 02 Febbraio 2017, 16:30:42
Era solo per dirti che il motore del 2kf avviamento elettrico non esiste , si è ovviato a questo col modello successivo , appunto il 3tb!!!
Ma sei sicuro ? Guarda che in giro su internet dicono il contrario , ad esempio leggiti wikipedia sugli XT Yamaha
Citazione di: Davidi il 03 Febbraio 2017, 20:24:25
Ma sei sicuro ? Guarda che in giro su internet dicono il contrario , ad esempio leggiti wikipedia sugli XT Yamaha
il 2KF è solo a pedivella
...ma se lo scaldi al centro dilati contemporaneamente l'albero motore e di conseguenza difficilmente "si separeranno"!
Ps: a parte Wikipedia , che devi sempre tener presente da chi viene scritta 8) , il mio duekappa è un fine serie del '90 ed indovina che tipo di avviamento ha? ;D
Citazione di: Marchinovis il 03 Febbraio 2017, 20:57:37
...ma se lo scaldi al centro dilati contemporaneamente l'albero motore e di conseguenza difficilmente "si separeranno"!
Se lo scaldi sul mozzo centrale , essendo il mozzo grosso, le temperature non sono le stesse lungo il raggio verso il centro pertanto si dilata piu' il tratto di raggio verso l'esterno rispetto al centro. Ergo,l'asse conico non si dilata allo stesso modo del mozzo del volano proprio perche' c'e' un gradiente di temperatura.
Citazione di: Marchinovis il 03 Febbraio 2017, 20:57:37
il mio duekappa è un fine serie del '90 ed indovina che tipo di avviamento ha? ;D
:rishock:
Sì , in realta' terminano di produrre il 2kf nell'89 , ma il mio è speciale :shock:
Citazione di: Marchinovis il 03 Febbraio 2017, 21:09:11
Sì , in realta' terminano di produrre il 2kf nell'89 , ma il mio è speciale :shock:
AE :dubbio:
Citazione di: Davidi il 03 Febbraio 2017, 21:01:22
Se lo scaldi sul mozzo centrale , essendo il mozzo grosso, le temperature non sono le stesse lungo il raggio verso il centro pertanto si dilata piu' il tratto di raggio verso l'esterno rispetto al centro. Ergo,l'asse conico non si dilata allo stesso modo del mozzo del volano proprio perche' c'e' un gradiente di temperatura.
È ovvio che parti dall'esterno e pian pianino ti avvicini al centro del volano.
Altra cosa , il bruciatore della bombola gpl non arriva alla stessa temperatura del cannello!
Ma vacci tu dal meccanico, io voglio imparare a sfilarmelo da solo il volano analizzando il problema con l'aiuto dei ragazzi qui presenti che sanno il fatto loro.
[/quote]
proprio per quello che non riesci,e dovrai tagliarlo,prima si impara ad ascoltare, poi si vede come fa chi è capace,pio al limite si prova da soli,io abito per fortuna vicino all'officina di Superasso e certamente se ho bisogno lui è 'il meccanico' e stai sicuro che se chiedo gentilmente me lo toglie il volano come ha gia fatto piu volte su vari motori senza nemmeno togliere il motore dal baule dell'auto dove lo messo per trasportarlo in pochi secondi senza rovinare nulla :ok: ::feste::
Scusa non volevo rivolgermi sgarbatamente. Ho semplicemente usato la stessa proposizione avversativa che hai usato tu : ma vai dal meccanico ----> ma vacci tu dal meccanico ;-)
In effetti dal meccanico cerco di andarci anch'io meno che posso...
Sbagliando si impara, pensate che chi ora fa il meccanico ed ha anni di esperienza, all'inzio non abbia fato stupidate?
Citazione di: Cunningham il 03 Febbraio 2017, 20:55:23
il 2KF è solo a pedivella
Continuo a non capire.
Il 2KF come fa ad essere solo pedivella se l'inserzionista di ebay mi ha inviato le foto del motore ad avviamento elettrico per XT600 e sul cui blocco termico e' pressofuso il codice "2KF" ?
Mi ha detto che e' del 1997.
Citazione di: Davidi il 04 Febbraio 2017, 16:44:57
Continuo a non capire...
Mi ha detto che e' del 1997.
Ti sei risposto da solo : il modello 2kf hanno smesso di produrlo nel 1989!!!
Citazione di: AngeloFarina il 04 Febbraio 2017, 13:39:49
In effetti dal meccanico cerco di andarci anch'io meno che posso...
Sbagliando si impara, pensate che chi ora fa il meccanico ed ha anni di esperienza, all'inzio non abbia fato stupidate?
probabilmente con un maestro vicino , visto che "prima" i mestieri si imparavano cosi'. 8)
Citazione di: Marchinovis il 04 Febbraio 2017, 17:39:10
Ti sei risposto da solo : il modello 2kf hanno smesso di produrlo nel 1989!!!
Ma il venditore mi ha inviato foto del motore del 1997 marchiato "2KF" (fuso nel metallo) con avviamento elettrico.
2kf dove era inciso?
perchè ho visto alcune teste con quella sigla anche sulle 3tb.
Devi vedere dove è riportato il numero del telaio con tutte le cifre
Citazione di: Marchinovis il 04 Febbraio 2017, 17:41:55
probabilmente con un maestro vicino , visto che "prima" i mestieri si imparavano cosi'. 8)
Bei tempi andati...
Adesso invece uno fa 5 anni di ITIS o di IPSIA non studiando una mazza, e poi va a lavorare e fà dei danni a tutto spiano. Non solo per la meccanica, vedeste gli elettricisti! A trovarne uno che non combini casini si deve essere davvero fortunati.
Certo che se uno ha la fortuna di potersi affiancare ad un meccanico "vero", con 30 anni di esperienza, e con adeguata cognizione, allora è un altro discorso.
Ma anche li' bisogna poi vedere il personaggio che ti capita. Quando ero un ragazzino di 16 anni, ed avevo una Mazzilli 125 col motore Sachs 6 marce, che era sempre rotto, andavo da un meccanico di una certa età e di provata esperienza: il mitico "Manga Lerga" in via Toscana, a Parma (vuol dire "manica larga", era stato per 10 anni il meccanico di Agostini all' MV Agusta, come le numerose foto nella sua officina testimoniavano, ed aveva stranissime teorie sui "pistoni obliqui" che una volta magari vi descrivo per riderci un po').
Non vi dico i paciughi che combinò in quel povero motore Sachs...
Poi un po' ho studiato (ingegneria), un po' ho imparato da altri meccanici più esperti e con teorie meno strampalate, molto ho sbagliato e fatto danni (e, ripeto, sbagliando si impara!) ed ora, prossimo ai 60, dal meccanico ci vado solo in casi davvero estremi, non certo per smontare un volano. E comunque continuo ad impararne sempre di nuove, anche qui sul forum! E continuo a sbagliare... Solo chi non fa nulla non sbaglia mai!
Citazione di: AngeloFarina il 04 Febbraio 2017, 21:08:31
Bei tempi andati...
E gia', sapessi le mazzettate che volavano ed i giri di calendario di mio nonno quando a 11 anni , in estate e finita la scuola, mi insegnava a saldare ed io puntualmente "bucavo" (che significa sfondare il tubolare con una saldatura prolungata) :acci:
Citazione di: AngeloFarina il 04 Febbraio 2017, 21:08:31
E continuo a sbagliare... Solo chi non fa nulla non sbaglia mai!
Verissimo!!! :ok:
da quello che scrivi sembrerebbe che non hai commesso errori.....
resta il fatto che mettendo un estrattore di buona qualità ed usando i tre perni in acciaio (non pezzi di barra filettata) ... dando un forte colpo sul perno centrale dell'estrattore con una mazzetta da 1kg (il martello non basta) tutti i volani si sfilano....
Citazione di: amedeo p. il 04 Febbraio 2017, 19:29:19
2kf dove era inciso?
perchè ho visto alcune teste con quella sigla anche sulle 3tb.
Devi vedere dove è riportato il numero del telaio con tutte le cifre
Sul motore con avviamento elettrico, la sigla "2KF" e' incisa sul blocco cilindro a sinistra del primo foro di sinistra d'aspirazione.
(ma non e' che mi vogliono rifilare un motore ibrido con la testa presa da un 2KF e il basamento preso da una moto con avviamento elettrico ?)
No, ti deve mandare il codice che sta sul blocco motore, sotto il collettore di scarico. E' rivolto verso l'alto
Citazione di: Davidi il 05 Febbraio 2017, 09:31:06
(ma non e' che mi vogliono rifilare un motore ibrido con la testa presa da un 2KF e il basamento preso da una moto con avviamento elettrico ?)
Sospetto più che lecito!
Comunque, se la testa è 2KF ed il motore ha avviamento elettrico, direi che è il motore di un tenerè 3AJ.
Purtroppo il basamento è leggermente più largo, montarlo sulla tua 2KF non è impossibile, ma comunque occorre fare degli adattamenti. E non saresti in regola col Codice della Strada... E poi dove la metti una batteria da almeno 12 Ah per alimentare il motorino di avviamento?
Infatti sto cambiando idea circa l'acquisto; uscirebbero troppi imprevisti che potrebbero inficiare la carta di circolazione.
Nel frattempo,a denti stretti e con l'amaro in bocca >:D, ho seguito il consiglio di ranxerox
andando a chiedere ad un meccanico che mi ha detto che per 20 euro mi toglie il volano.
VOGLIO PROPRIO VEDERE!
Domani gli porto il motore e vi faccio sapere.
Stamattina ho portato il motore da un meccanico per l'estrazione del volano.
Sto meccanico prende un scalcinato estrattore autocostruito che praticamente era mezza piastra senza manco il vitone centrale con un sacco di fori qua la' per poterla adattare ai vari tipi di volani.
Prende la bellezza di sole tre viti cioe' quelle periferiche senza manco usare un vitone centrale.
Appoggia la piastra direttamente sulla testa dell'albero tensionandola con le SOLE tre viti periferiche che stringe senza tanto esagerare.
Senza manco scaldare il mozzo ,da' un colpetto sulla piastra e il volano salta via :zot:
Ci sono rimasto di merd... dopo tutto il tensionamento sovraumano a cui avevo sottoposto il volano con il mio estrattore.
Ma il bello e' che la sua piastra era praticamente identica alla mia.
Mi ha detto che il segreto per togliere il volano sta nel materiale con cui e' fatta tale piastra.
Se tale piastra e' fatta di un materiale inadatto, e' sufficiente un'invisibile flessione nanometrica di tale piastra che il volano non viene via.
Mi ha detto che la piastra va realizzata con un materiale che non si fletta neppure di un micrometro e che la sua piastra l'ha realizzata utilizzando il materiale con cui sono fatte le balestre, boh.
Da questa esperienza ho imparato che e' un errore utilizzare il ferro per la piastra e se volete autocostruirvi sto benedetto estrattore ne DOVETE REALIZZARE LA PIASTRA CON MATERIALE D'ACCIAIO.
Apprezzabile la tua sincerità.
Anche il mio meccanico ha impiegato pochi minuti e un estrattore autocostuito,
vorrei chiedere una cosa ai più esperti: ma la mazzata che si da sull'albero non danneggia i cuscinetti di banco??
Citazione di: Davidi il 06 Febbraio 2017, 11:35:24
Da questa esperienza ho imparato che e' un errore utilizzare il ferro per la piastra e se volete autocostruirvi sto benedetto estrattore ne DOVETE REALIZZARE LA PIASTRA CON MATERIALE D'ACCIAIO.
Una piccola precisazione, quello che normalmente chiamiamo ferro è nella realtà sempre acciaio in quanto c'è sempre una qualche percentuale di carbonio dentro. A seconda di quanto e con cosa è mescolato il ferro vengono fuori i vari tipi di acciaio.
Citazione di: amedeo p. il 06 Febbraio 2017, 13:27:28
Anche il mio meccanico ha impiegato pochi minuti e un estrattore autocostuito,
vorrei chiedere una cosa ai più esperti: ma la mazzata che si da sull'albero non danneggia i cuscinetti di banco??
Il meccanico dove sono stato non ha dato neppure una mazzata ma un colpetto ben assestato , ma non sull'albero, bensi' in punti compresi nell'area piu' ai margini della piastra.
Ribadisco che il meccanico non ha utilizzato l'usuale vite centrale dell'estrattore (che e' stata eliminata) , ha semplicemente appoggiato sulla testa dell'albero la piastra senza il foro centrale.
Mi ha fatto piacere che ,benche' la moto avesse trent'anni , l'asse conico e il foro del volano non sono affatto arrugginiti , anzi sembrano ancora nuovi senza alcuna saldatura naturale tra asse e volano.
Non so se riaprire un nuovo thread questa volta intitolato : "Come rimontare il volano" in quanto vorrei oliarlo/trattarlo appropriatamente per evitare future bestemmie quando dovro' toglierlo di nuovo.
Citazione di: Davidi il 06 Febbraio 2017, 15:00:56
.... quando dovro' toglierlo di nuovo.
Oh, l'hai presa proprio sul personale co' 'sto povero volano!
#friends#
Citazione di: ferrovecchio il 06 Febbraio 2017, 15:19:18
Oh, l'hai presa proprio sul personale co' 'sto povero volano!
#friends#
Da un mese le ho provate tutte, ehehe
E non sai con quanta forza ci ho dato persino con una leva lunga che non capisco come non si sia piegato l'albero.
Vedere stamattina il meccanico che ha risolto con un colpetto mi ha fatto sentire un verme.
no, dicevo che l'hai appena rimosso e già pensi alla prossima volta! :riez:
Scusate, apro una parentesi....
Nel motore 2KF voi riuscite a togliere il coprivalvole senza smontare il motore ?
Anche li' ho dovuto bestemmiare non poco al punto che poi ho dovuto sbullonare il motore dal telaio, visto che nel toglierlo, il coprivalvole sbatteva contro la parte superiore del telaio.
Citazione di: AngeloFarina il 04 Febbraio 2017, 21:08:31
Bei tempi andati...
.......avevo una Mazzilli 125 col motore Sachs 6 marce, che era sempre rotto.......
magari averlo ancora adesso!! ho conosciuto Mazzilli un po di anni fa....personaggio incredibile!
visto?... solo questione di tecnica.......
Beh, della mazzata ti era già stato ampiamente detto anche qui.
E sul fatto che l'estrattore buono lo faccia il materiale, più che la forma, pure te lo avevo spiegato...
Riguardo il coperchio valvole, io sull'1VJ sono riuscito a toglierlo senza smontare completamente il motore dal telaio, l'ho fatto semplicemente basculare in avanti, lasciandolo infilato sul perno del forcellone.
E cosa consigli come prodotto da cospargere sull'asse conico al momento del rimontaggio del volano ?
Intendo un prodotto che perduri nel tempo all'interfaccia cono-volano e che poi , agevoli l'estrazione del volano in futuro ?
Io quando ho rimontato il volano della mia 1VJ non ci ho messo proprio nulla, solo quel po' d'olio che in giro per un motore c'è sempre dappertutto.
Se dopo 30 anni è venuto via con un colpetto, lo stesso farà quando, fra altri 30 anni, uno dei miei figli cercherà di rismontarlo (forse).
Io comunque non ci sarò probabilmente più, o se ci sarò sarò cosi' imbambito che la cosa non avrà importanza...
Anni fa proprio in questo forum discutevamo di quei kit d'accensione elettronica con la mappa programmabile da implementare sui nostri vecchi XT600.
Qualcuno di voi li ha mai provati ?
Citazione di: AngeloFarina il 06 Febbraio 2017, 19:19:36
Beh, della mazzata ti era già stato ampiamente detto anche qui.
E sul fatto che l'estrattore buono lo faccia il materiale, più che la forma, pure te lo avevo spiegato...
Piu' che mazzata occorre dare un colpetto per generare le giuste vibrazioni come con un diapason.
Inoltre secondo il meccanico, l'impiego di un estrattore con il vitone centrale e' sbagliato.
Il fatto che l'estrattore abbia il vitone centrale e' penalizzante poiche' le giuste vibrazioni si ottengono appoggiando sulla testa dell'albero una piastra senza vitone centrale.
Dopo aver stretto le tre viti periferiche (neppure troppo strette) si deve dare un colpetto ne' troppo forte ne' troppo leggero , come fosse un diapason.
In tal modo si generano le vibrazioni giuste per l'estrazione.
Se invece si utilizza un estrattore con il vitone centrale cambia la frequenza di risonanza ed e' piu' difficile l'estrazione.
Con la piastra direttamente appoggiata sulla testa dell'albero basta un semplice colpetto per generare le vibrazioni giuste.
Citazione di: AngeloFarina il 06 Febbraio 2017, 20:07:26
Se dopo 30 anni è venuto via con un colpetto, lo stesso farà quando, fra altri 30 anni, uno dei miei figli cercherà di rismontarlo (forse).
Io comunque non ci sarò probabilmente più, o se ci sarò sarò cosi' imbambito che la cosa non avrà importanza...
Meglio non porsi il problema visto che oggigiorno e' una pazzia sposarsi e procreare data la distruzione dell'economia da parte dei governi.
Tutte palle... Un impulso e' un impulso (matemicamente si chiama Delta di Dirac) e contiene tutte le frequenze in egual misura. Infatti lo spettro di un impulso e' piatto (e dunque l'energia e' la stessa a tutte le frequenze)
E' il sistema che riceve l'impulso che si mette a vibrare solio alle sue frequenze naturali di risonanza. Picchiando piu' forte o piu' piano il corpo vibra di piu' o di meno, ma sempre alle stesse frequenze. Il diapason e' progettato per vibrare ad una sola frequenza, e pertanto si ottiene un tono puro. Il volano e' invece una sorta di campana, con numerose frequenze di risonanza. Il fatto di eccitare l'una piu' delle altre dipende dalla forma modale di vibrazione e dal fatto che l'impulso venga applicato in corrispondenza del "ventre" di tale modo. E' questo il principio con cui un bravo percussionista ottiene note diverse percuetendo il suo strumento in punti diversi.
Certamente per eccitare il modo di vibrare "a dondolo" (rocking mode), che e' quello che porta all'estrazione del volano, esiste una zona dello stesso in cui conviene applicare l'impulso.
E concordo che tale posizione probabilmente non e' il vitone centrale. Probabilmente l'ideale e' percuotere una delle tre viti di trazione. E convengo che non debbono essere tirate a morte, se no estrattore e volano diventano un corpo unico e non vibra niente...
Come spesso in queste cose credenze popolari prive di alcuna spiegazione scientifica si mescolano a fatti reali...
Citazione di: AngeloFarina il 08 Febbraio 2017, 00:56:02
Tutte palle... Un impulso e' un impulso (matemicamente si chiama Delta di Dirac) e contiene tutte le frequenze in egual misura. Infatti lo spettro di un impulso e' piatto (e dunque l'energia e' la stessa a tutte le frequenze)
E' il sistema che riceve l'impulso che si mette a vibrare solio alle sue frequenze naturali di risonanza. Picchiando piu' forte o piu' piano il corpo vibra di piu' o di meno, ma sempre alle stesse frequenze. Il diapason e' progettato per vibrare ad una sola frequenza, e pertanto si ottiene un tono puro. Il volano e' invece una sorta di campana, con numerose frequenze di risonanza. Il fatto di eccitare l'una piu' delle altre dipende dalla forma modale di vibrazione e dal fatto che l'impulso venga applicato in corrispondenza del "ventre" di tale modo. E' questo il principio con cui un bravo percussionista ottiene note diverse percuetendo il suo strumento in punti diversi.
Certamente per eccitare il modo di vibrare "a dondolo" (rocking mode), che e' quello che porta all'estrazione del volano, esiste una zona dello stesso in cui conviene applicare l'impulso.
E concordo che tale posizione probabilmente non e' il vitone centrale. Probabilmente l'ideale e' percuotere una delle tre viti di trazione. E convengo che non debbono essere tirate a morte, se no estrattore e volano diventano un corpo unico e non vibra niente...
Come spesso in queste cose credenze popolari prive di alcuna spiegazione scientifica si mescolano a fatti reali...
Quest'uomo quando parla mi infonde un senso di beatitudine estrema.
Glielo dico ai miei figlioli di studiare........
Citazione di: Davidi il 04 Febbraio 2017, 16:44:57
Continuo a non capire.
Il 2KF come fa ad essere solo pedivella se l'inserzionista di ebay mi ha inviato le foto del motore ad avviamento elettrico per XT600 e sul cui blocco termico e' pressofuso il codice "2KF" ?
Mi ha detto che e' del 1997.
sul blocco termico dubito... dovrebbe essere un 3aj mentre la testa 2kf o 2nf più probabile nf
il 2kf montava termica k03 e testa 2kf...
per la sigla del motore devi vedere cosa c'è inciso nei carter (lato destro) non cosa c'è scritto nella termica
e li dubito fortemente troverai scritto 2kf... vista la data sarà un 4PT o quella del TTE ma non ricordo la sigla
Sulla mia 2kf a pedivella dell'88 immatricolata nel 1989:
blocco motore 2KF
termica 3AJ
Citazione di: Davidi il 06 Febbraio 2017, 11:35:24
Stamattina ho portato il motore da un meccanico per l'estrazione del volano.
Sto meccanico prende un scalcinato estrattore autocostruito che praticamente era mezza piastra senza manco il vitone centrale con un sacco di fori qua la' per poterla adattare ai vari tipi di volani.
Prende la bellezza di sole tre viti cioe' quelle periferiche senza manco usare un vitone centrale.
Appoggia la piastra direttamente sulla testa dell'albero tensionandola con le SOLE tre viti periferiche che stringe senza tanto esagerare.
Senza manco scaldare il mozzo ,da' un colpetto sulla piastra e il volano salta via :zot:
Ci sono rimasto di merd... dopo tutto il tensionamento sovraumano a cui avevo sottoposto il volano con il mio estrattore.
Ma il bello e' che la sua piastra era praticamente identica alla mia.
Mi ha detto che il segreto per togliere il volano sta nel materiale con cui e' fatta tale piastra.
Se tale piastra e' fatta di un materiale inadatto, e' sufficiente un'invisibile flessione nanometrica di tale piastra che il volano non viene via.
Mi ha detto che la piastra va realizzata con un materiale che non si fletta neppure di un micrometro e che la sua piastra l'ha realizzata utilizzando il materiale con cui sono fatte le balestre, boh.
Da questa esperienza ho imparato che e' un errore utilizzare il ferro per la piastra e se volete autocostruirvi sto benedetto estrattore ne DOVETE REALIZZARE LA PIASTRA CON MATERIALE D'ACCIAIO.
:ok: sono contento che hai risolto,tante volte in questi piccoli particolari oltre all'attrezzo purtroppo ci vuole un po di malizia di chi lo fa spesso,e credimi pure il tuo estrattore in mani esperte funziona se no sarebbero tutti resi al produttore che sarebbe fallito da tempo,per il futuro sui coni mors che sono fatti per inchiodarsi e sbloccarsi,non fare nulla oltre a mettere un po di olio,tanto fara come questa volta,in caso non riesci tu ritorni dall'ometto e te lo toglie a costo inferire dell'estrattore ma con valore aggiunto dell'esperienza senza rovinare nulla. :bikki: :bikki: non si puo sapere sempre tutto
Citazione di: Davidi il 06 Febbraio 2017, 11:35:24
Da questa esperienza ho imparato che e' un errore utilizzare il ferro per la piastra e se volete autocostruirvi sto benedetto estrattore ne DOVETE REALIZZARE LA PIASTRA CON MATERIALE D'ACCIAIO.
ferro?
dubito fortemente tu possa comprare ferro in qualsiasi forma...
mentre comprerai acciaio nelle varie tipologie...
https://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio#Classificazione_in_base_al_tenore_di_carbonio
https://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio#Classificazione_in_base_ai_tenori_di_altri_leganti
Citazione di: AngeloFarina il 08 Febbraio 2017, 00:56:02
Tutte palle... Un impulso e' un impulso (matemicamente si chiama Delta di Dirac) e contiene tutte le frequenze in egual misura. Infatti lo spettro di un impulso e' piatto (e dunque l'energia e' la stessa a tutte le frequenze)
"Tutte palle" mica tanto.
Un impulso nella pratica non contiene tutte le frequenze in egual misura poiche' non ha ampiezza infinita e larghezza infinitesimale come il delta di Dirac.
Cioe' dire che un impulso nella pratica "contiene tutte le frequenze" e' un'affermazione matematicamente errata poiche' tale impulso costituisce un'approssimazione del delta di Dirac ma non e' il delta di Dirac. Basti guardare al profilo degli impulsi nell'elettronica, quasi sempre limitati e sagomati esponenzialmente.
Gli studi di ingegneria ed analisi matematica recitano che il delta di Dirac e' il risultato del calcolo di un limite mentre gli impulsi nella pratica non sono mai prodotti in tal modo.
Pertanto il delta di dirac e' un oggetto matematico ideale, utile nei calcoli ma inesistente nella realta'.
Citazione
E convengo che non debbono essere tirate a morte, se no estrattore e volano diventano un corpo unico e non vibra niente...
Esattamente.
Io direi ''LA'' delta di Dirac, visto che è una distribuzione, comunque anche se è un'approssimazione penso che il ragionamento di Angelo fili :mvv:
comunque....delta o non delta,vibra o non vibra....l'esperienza ha prevalso
Citazione di: Cunningham il 08 Febbraio 2017, 18:06:50
comunque....delta o non delta,vibra o non vibra....l'esperienza ha prevalso
come nel 99,90% dei casi :mvv:
Citazione di: Cunningham il 08 Febbraio 2017, 18:06:50
comunque....delta o non delta,vibra o non vibra....l'esperienza ha prevalso
:mvv:
Citazione di: gianfranco1104 il 08 Febbraio 2017, 10:37:33
ferro?
dubito fortemente tu possa comprare ferro in qualsiasi forma...
mentre comprerai acciaio nelle varie tipologie...
https://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio#Classificazione_in_base_al_tenore_di_carbonio
https://it.wikipedia.org/wiki/Acciaio#Classificazione_in_base_ai_tenori_di_altri_leganti
Il tuo ragionamento è giusto ma contemporaneamente S B A G L I A T O :ciapa:
A parte gli scherzi , ti dico nella REALTA' cosa troviamo in commercio :
purtroppo a causa della scarsita' della materia prima , al posto del ferro dolce avente bassa percentuale di carbonio ed usato dai veri fabbri dai tempi in cui non esisteva ne saldatrice ne frollino ed usato fino a 15/20 anni fa' , oggi troviamo un materiale irriconoscibile e spesso "mal lavorabile" frutto di continui processi di riciclaggio (vengono mescolati addirittura i motori delle auto) che per usi odierni va' piu' che bene , anzi , aumenta la durezza del materiale ed in caso di grate o porte blindate fa' addirittura comodo all'acquirente ma , c'è un ma, rende difficile l'utilizzo della saldatura tradizionale lasciando il posto alla saldatrice a filo che in realta' non salda ma fa una brasatura. Se poi accendiamo la forgia per fare una lavorazione artistica , cosa assai rara oggi per vari motivi , osserviamo che lo stesso segmento di "ferro" pieno (quadro o piatto che sia) che prima si feceva plasmare senza troppe difficolta' una volta arrivato a temperatura , ora esplode rendendo complicata la lavorazione !
Questo per dire che si trovano scritte molte belle teorie ma poi in realta il prodotto finale e' frutto di vari mixer che secondo me non sanno bene neanche Loro cosa sia (monnezza)!
...pero' questo materiale basta temprarlo , anche in maniera artigiana fai da te , che diventa duro come quello che abbiamo sempre chiamato amichevolmente "acciaio". ;)
Citazione di: Davidi il 08 Febbraio 2017, 13:51:17
"Tutte palle" mica tanto.
Un impulso nella pratica non contiene tutte le frequenze in egual misura poiche' non ha ampiezza infinita e larghezza infinitesimale come il delta di Dirac.
Cioe' dire che un impulso nella pratica "contiene tutte le frequenze" e' un'affermazione matematicamente errata poiche' tale impulso costituisce un'approssimazione del delta di Dirac ma non e' il delta di Dirac. Basti guardare al profilo degli impulsi nell'elettronica, quasi sempre limitati e sagomati esponenzialmente.
Gli studi di ingegneria ed analisi matematica recitano che il delta di Dirac e' il risultato del calcolo di un limite mentre gli impulsi nella pratica non sono mai prodotti in tal modo.
Pertanto il delta di dirac e' un oggetto matematico ideale, utile nei calcoli ma inesistente nella realta'.
Esattamente.
Beh, la realtà è che uno misura sempre e solo sino ad una certa frequenza massima, chiamata frequenza di Nyquist, e pari alla metà della frequenza di campionamento del sistema che usa. Io di solito per misure di vibrazioni meccaniche, con accelerometri e celle di forza, uso una frequenza di campionamento di 48 kHz, e dunque la frequenza di Nyquist è di 24 kHz. Per dare gli impulsi uso questo martello strumentato della Bruel & Kjaer:
(https://www.bksv.com/~/media/Product%20Pictures/Transducers/Vibration%20Transducers/8206.ashx)
Esso incorpora una cella di forza, ed analizzando il segnale emesso da essa si visualizza lo spettro dell'impulso applicato al pezzo che viene percosso.
Il martello è dotato di 4 diverse punte, quella standard è d'acciaio, e picchiando acciaio contro acciaio si ottiene un impulso perfetto, con spettro sostanzialmente piatto sino a 24 kHz.
Se invece si montano le altre punte, che hanno un cuscinetto morbido di tre diverse rigidezze, il martello applica un impulso "arrotondato", il cui spettro è filtrato "passa basso"; e dunque concentra l'energia in un range di frequenza via via inferiore: sino a 10 kHz, sino a 1 kHz, e sino ad 100 Hz con la punta più morbida.
Ecco gli impulsi ed i relativi spettri prodotti con le tre punte "morbide" (immagine tratta dalla scheda tecnica del martello tipo B&K 8206):
(https://s30.postimg.org/udgr6vjgh/Screen_Shot_2017_02_08_at_20_38_15.png)
Ma siccome sul tuo volano il meccanico ha picchiato con un martello di acciaio, presumo che lo spettro dell'impulso prodotto sia del tutto simile a quello prodotto dal mio martello, e dunque sostanzialmente piatto sino a 24 kHz.
Noi sentiamo solo fino a 20 kHz, quindi se poi lo spettro cala oltre i 24, chissenefrega, per me è piatto!
E comunque ribadisco che picchiando più forte o più piano lo spettro dell'impulso non cambia, esso trasla tutto pari in alto o in basso, ma non è che al variare dell'impulso si cambi la frequenza di eccitazione...
Presumi male.
Il mio meccanico non ha affatto picchiato con un martello d'acciaio.
I diagrammi da te incollati confermano che e' affermazione falsa il fatto che
nell'esperienza pratica "un impulso contenga matematicamente tutte le frequenze dello spettro in egual misura".
questo topic mi sta sempre più simpatico.....
potrei azardare una previsione....
rivedremo il volo del gabbiano?
io dico di si...
p.s.
per il moderatore finocchio chirichetto so che siamo in una sezione tecnica e che quindi il mio intervento è offtopa...
ma ci sono modi e toni nell' intervenire....
Citazione di: Davidi il 09 Febbraio 2017, 09:01:34
Presumi male.
Il mio meccanico non ha affatto picchiato con un martello d'acciaio.
I diagrammi da te incollati confermano che e' affermazione falsa il fatto che
nell'esperienza pratica "un impulso contenga matematicamente tutte le frequenze dello spettro in egual misura".
Ha usato il martello con i tappi di gomma?
Se è cosi', la cosa si fa molto intrigante, perchè in questo caso effettivamente lo spettro di eccitazione è tagliato molto in basso, con una mazzetta con la gomma di solito non si superano i 200 Hz, poi lo spettro comincia a scendere...
Avresti dovuto fare un filmino col cellulare mentre estraeva il volano, sarebbe stato utilissimo!
Comunque io dal mecca ho sempre visto usare la normale mazzetta in acciaio per queste operazioni (mazzetta che il mio mecca chiamava "il maestro d'officina"), la mazzetta con i tamponi di gomma la si usa solo per operazioni "soft", come adattare due parti con in mezzo la guarnizione, etc...
Domani vado in laboratorio, dò una bella martellata sull'incudine col martello strumentato con su la punta di acciaio, e posto qui l'impulso e lo spettro, cosi' vediamo se effettivamente lo spettro rimane piatto o se scende dopo una certa frequenza...
Che io ricordi, è proprio bello piatto, ma forse oltre i 20 kHz comincia leggermente a scendere... Non che abbia importanza per me, visto che, causa età e continua esposizione professionale a rumori forti, ormai oltre i 12 kHz non ci sento più...
E va anche considerato che verso la frequenza di Nyquist si vede sempre lo spettro scendere, non causa limitazioni in frequenza dell'impulso, ma perchè ci sono i filtri anti-aliasing, che riducono progressivamente il segnale fra 22 e 24 kHz.
Magari faccio la misura campionando a 96 kHz, cosi' escludiamo questo effetto e vediamo davvero sino a che frequenza arriva la martellata.
Citazione di: AngeloFarina il 09 Febbraio 2017, 11:26:37
Ha usato il martello con i tappi di gomma?
Ha usato un martello con testa di mescola costituita da resina imprecisata e grani metallici (per non "offendere" i cuscinetti).
Aggiungo un'altra informazione.
Come mai si usano martelli strumentati?
A che scopo si acquisisce il segnale dell'impulso, e non ci si limita a campionare (con un accelerometro, un vibrometro laser o semplicemente un microfono) la risposta del pezzo meccanico che viene stimolato?
Lo scopo è quello di ricondurre matematicamente il segnale registrato alla cosiddetta "risposta all'impulso" del sistema.
Il concetto è questo: il sistema meccanico è una "black box" a cui applichiamo degli stimoli e che risponde agli stessi.
Facciamo un semplice diagramma a blocchi:
(x) => [h] => (y)
In cui (x) è lo stimolo applicato (forza), [h] è il nostro sistema meccanico ed (y) è il segnale in uscita dallo stesso (accelerometro, microfono, etc.).
Dal punto di vista matematico si può scrivere y=x*h, in cui "*" indica "convoluzione" ed h è la risposta all'impulso del sistema meccanico, definita appunto come segnale in uscita dallo stesso allorchè all'ingresso viene applicato il segnale Delta di Dirac.
Ora , per una serie di motivi, la martellata potrebbe non essere sufficientemente prossima ad una Delta Di Dirac ideale (ad esempio perchè abbiamo montato una punta di gomma sul martello, onde limitare l'analisi alle sole basse frequenze). Ma se io campiono sia (x) che (y), con opportune tecniche matematiche è possibile ricavare comunque h, e dunque ricondurre la martellata ad un impulso ideale di Dirac.
Esiste tuttavia un secondo caso in cui è utile campionare (x), anche senza operare poi le operazioni matematiche suddette: semplicemente martellando qua e là una struttura capita di dare delle martellate balenghe (l'errore più comune è il "colpo doppio"). Si fa dunque semplicemente un controllo dello spettro della martellata: se è piatto (come solitamente è, usando la punta d'acciaio), la martellata è buona ed il segnale (y) coincide con (h), per cui lo si memorizza. Se invece la martellata è balorda, lo spettro indica delle anomalie, e dunque la misura va scartata.
Citazione di: Davidi il 09 Febbraio 2017, 11:41:02
Ha usato un martello con testa di mescola costituita da resina imprecisata e grani metallici (per non "offendere" i cuscinetti).
Perfetto, dunque il segnale applicato è piatto solo fino ad una certa frequenza (presumo poche centinaia di Hz, da come descrivi il martello) e poi scende progressivamente sino a zero.
Un tale segnale eccita tutti e soli i modi di vibrare al di sotto di tale frequenza di taglio. Evidentemente il modo di basculamento ha una frequenza compresa entro tale limite di frequenza, e dunque viene efficacemente eccitato dall'impulso applicato da tale martello.
Riguardo l'entità dell'impulso (che è determinata dal prodotto massa x velocità del martello, detta anche "quantità di moto") essa deve essere sufficiente ad imprimere al pezzo un moto vibratorio di ampiezza tale da superare la tensione limite di distacco fra i pezzi incastrati.
A parità di quantità di moto (e dunque di "effetto distaccante") l'adozione di un martello con la punta morbida determina un picco di forza meno pronunciato, ma protratto per un tempo maggiore. In effetti limitare il valore massimo di forza evita di superare il carico d rottura del cuscinetto.
La strategia corretta è dunque quella di adottare un cuscinetto elastico sufficientemente rigido da far passare uno spettro piatto sino ad una frequenza superiore a quella di risonanza del pezzo meccanico, ma sufficientemente morbido da poter trasmettere la quantità di moto richiesta per il distacco senza eccedere il carico di rottura del cuscinetto.
A calcolare il tutto ci vuole un pomeriggio, il meccanico invece "per esperienza" dà la botta giusta coll'attrezzo giusto, e tac!
Io per rispetto degli altri utenti evito di scivolare in scenografie nell'uso di "paroloni" dell'ingegneria sicche' ti consiglio di aprire un altro topic al riguardo anche perche' non voglio peccare di Off Topic (OT) passando per uno che non ha il senso della sintesi.
Sintesi massima: "TAC"....
Certo che se il povero meccanico sapesse cosa ha scatenato scegliendo a casaccio uno strumento con il quale picchiare sull'estrattore, considerando che a destra c'aveva un mestolo da cucina dimenticato lì dalla moglie e a sinistra un tubo d'avanzo dell'ultima riparazione del cesso di casa....
:girrrr:
øpaperinoø øpaperinoø øpaperinoø
adoro sempre di più questo forum !!! grazie di esistere magrebtzx
øpaperinoø certo che con tutte le pippe mentali che si sono scritte,l'unico consiglio utile e risolutivo 'vai da un meccanico' :zot: la mano di quell'uomo come di tutti meccanici che fanno il loro lavoro con esperienza contiene tutto cio che è scritto su questa discussione forse molto piu! anche senza calcoli scentifici da N.A.S.A. seguo divertito øpaperinoø
https://www.youtube.com/watch?v=Idew3rFAqBM
per curiosità, forse alcuni al tempo non c'erano, a qualcuno è andata peggio...
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=48299.0
e comunque esiste la soluzione brutale di lele74 (purtroppo mancano le foto)
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=52871.0
Citazione di: Banzai il 09 Febbraio 2017, 14:45:30
per curiosità, forse alcuni al tempo non c'erano, a qualcuno è andata peggio...
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=48299.0
Prima del vostro aiuto cercai aiuto leggendo proprio in quel topic che pero' ho constatato fini' tragicamente :cry:
Citazione
e comunque esiste la soluzione brutale di lele74 (purtroppo mancano le foto)
https://xt600.eu/forum/forum/index.php?topic=52871.0
Pero' non ci sono piu' le foto in quel topic.
Tra questo topic e gli altri due citati mi sono venuti i sudori freddi.
Tutte belle le cose scritte fino a qui....
MA......
Per i posteri al fine di evitare che i nuovi iscritti facciano cazzate col rischio di farsi pure male...
Per estrarre il volano ci vuole un buon estrattore possibilmente NON autocostruito e la tecnica giusta.... STOP
direi che con l'ultimo intervento si può chiudere il topic.......
clap