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Giro in Oltrepo pavese di sabato 27/02

Aperto da Meissner, 01 Marzo 2021, 10:42:52

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Meissner

Ciao a tutti, oggi vi racconto del giro di sabato, scusate se sono prolisso, ma è venuto così!


Zona Gialla, approfittiamo di uno dei pochi momenti per poterci muovere in Lombardia.
Abbandonata la pelandronite acuta, mi sono messo all'opera per trovare un giro su strade conosciute in Oltrepo pavese, con qualche tratto in off lungo il trasferimento.
Raccolta la combriccola, si parte da casa, intanto si comincia partendo un po' in ritardo, poi sosta al distributore, pur veloci prima delle 10,30 non riusciamo a metterci in marcia.
Trasferimento veloce verso Arena Po, poi ci inoltriamo sulle prime propaggini delle colline, asfalto, poi qualche variantina stupida in off, e girovagando tra i vigneti, si risalgono e si scende dalle colline, percorso vario a saliscendi, la giornata è tersa ma un venticello fresco sferza l'aria.
File interminabili di vigneti spogli, gente al lavoro per preparare le viti per la prossima primavera.
Arriviamo così alla Costa del Vento, un nome ed una realtà!
Un vento sostenuto molto frizzante, prima sosta, dalla cresta si dominano le dorsali delle colline circostanti, leggermente offuscate da una tenue nebbiolina.
Manca poco a mezzogiorno, siamo un po' in ritardo sulla tabella di marcia, avevo dato appuntamento ad un amico a La Moline per quell'ora, e mancano ancora 20 km con tanti tratti in off!
Chi aveva la traccia preventivata, accenna ad una discesa su una labile traccia; non molto convinto propongo, scendiamo di là, guarda che bella strada, è un po' in piedi ma mi sembra in buone condizioni!
La strada poi entra in una foresta di ginestre, la pendenza si accentua, le ginestre ti stringono in una morsa, profondi canali invasi da pietre, bloccano il mio incedere, sono sorpassato dai più lesti, problemi? Parliamone!!!
Ho perso quella baldanza iniziale, sono bloccato, dai, se vuoi, la portiamo giù noi, beh, sarà meglio, come prima uscita dopo mesi di blocco forzato, mi sento non proprio sicuro di farcela.
Scendo a piedi e non è facile stare in piedi, arriviamo così al piano, sopra una collina tra i vigneti ancora un girovagare tra i filari e siamo su una sterrata.
Da che parte ora, chiedono? A destra ci sono delle case, ci sarà sicuramente una facile strada!
Riprendiamo l'asfalto, ora ci dirigiamo verso la strada per Costa Pelata, ma invece che fare la solita strada, ho scoperto una variante interessante in off, seguitemi!
Costeggiato il torrente, ora la uhmm la strada ... sale tra i vigneti, si parte all'arrembaggio, piccoli solchi l'attraversa facilitando lo scolo delle acque, un piccolo risalto un po' più in piedi blocca i primi.
Cerco una variante, passo sotto il risalto e trovo una salita più agevole, mentre sento che l'ambiente si sta riempiendo di persone, tutti i santi del paradiso e i demoni dell'inferno sono venuti a trovarci, incredibilmente arrivo per primo sulla strada di cresta.
Sono le 13, sarà meglio avvisare Carlo, hli avevo dato appuntamento a La Moline alle 12! e poi avvisa anche il ristorante che ritardiamo, arrivo previsto verso le 14, speriamo!

Faccio partire i cinghialoni, voi andate, io vengo tranquillo, che poi il tranquillo è tutto da dimostrare!
Tratti asciutti dove si può viaggiare in scioltezza si alternano a qualche grossa pozzanghera dove è ben evidente che siano passati con dei 4x4 scavando delle voragini  o nei tratti con pietre affioranti togliendo la terra depositata e rendendo le rocce lucide.
Qualche rallentamento sui tratti impegnativi, poi quando la strada ritorna larga via di buon passo, tratti umidi nelle zone a nord si alternano a tratti asciutti in pieno sole, un tratto di  asfalto e ci innestiamo sulla provinciale.
Fredde folate di vento ci hanno accompagnato per tutto il tratto.
Ora discesa verso Torre degli Alberi, traffico scarso, solo qualche ciclista in piccoli gruppi poi via diretti verso Valverde.
Ora vedo la strada bianca per deviare sulla discesa verso La Moline,  visto che dobbiamo scendere, si comincia a salire, bella traversata panoramica sulla valle sottostante, e si arriva ad un bivio evidente, a destra la strada scende con buona pendenza un tornante.
Qui non mi ricordo se andare diritto o scendere, da che parte dice la traccia?
Boh, scendo un pezzo e verifico, dice quello che ha la traccia preventivata, ritorna e dice, via diritto!
Ora si presenta un largo sentiero che s'inoltra nel bosco, tratti in piano si alternano a piccole risalite fino ad un altro bivio, a sinistra una strada in piano, ma ci porterebbe da altra parte mentre davanti si presenta un erto sentiero scanalato che sale serpeggiante.
Quello è un sentiero da specialistiche sentenziano i più esperti, che fare, torniamo o ci lanciamo all'avventura?
Il più determinato, io provo, al massimo si ritorna!
Parte lanciato e lo si vede scomparire nel bosco, il rumore si affievolisce, poi si risente rombante poi il silenzio, deve essere arrivato!
Parte il secondo e poi tocca a me, salgo un bel pezzo poi in un punto particolarmente in piedi mi appoggio al bordo, intanto i primi due erano scesi per venirci incontro.
Aggrappandomi agli arbusti riesco a scendere dalla moto, te la portiamo su noi? Sì grazie!
Ora proseguo a piedi attaccandomi alle radici degli arbusti per risalire il sentiero, puff, puff, ma quanto è in piedi!
Su una piccola piazzola lungo il bordo osservo gli altri che risalgono ravanando con i piedi e alla fine ci siamo tutti.
Ora la traccia prosegue zigzagando nel bosco, tratti in piano si alternano a tratti in discesa, passiamo sotto un arbusto caduto e infine usciamo su una bella radura.
Ora si presenta una bella strada che scende nel bosco, nell'attesa di ricongiungerci tutti, vado avanti piano, sapete i mie problemi con la discesa!
Scendo tranquillo e determinato, piccoli tratti in piano si alternano a tratti per me terrificanti, ma scendo qualche piccolo patema ma scendo!
La discesa sino ad incontrare il piano dove scorre il torrente era di un bel 20% medio.
Ora la strada è larga, un tratti fangosa e altri asciutti, alcuni tratti entra nel torrente lo percorre per un tratto poi risale,  e poi di nuovo giù ed infine ultimo tratto asciutto e sono all'asfalto, dove mi dirigo verso l'ex benzinaio.
Sono fermo e mi arriva una telefonata, pensavamo di averti perso!
Ci raggruppiamo sono le 14,10, addio sogni di gloria, abbandoniamo l'idea di completare il giro, nuova telefonata al ristorante e a Carlo, il quale si stava abbuffando al ristorante, digli che siamo in ritardo, ora veniamo via asfalto, pensiamo in 20' di esserci!
Partiamo di buon passo, la strada è un po' sporchina sia per il sale che per la sabbietta, si guida un po' sulle uova, in un tratto di rettilineo un missile e a poco a poco s'invola per aspettarci al primo grosso bivio, visto che non conosce la strada!
E, come avevo preventivato in meno di 20' siamo al ristorante, parcheggiamo, puliamo gli stivali infangati e alle 14,30 siamo lesti a metterci con le gambe sotto il tavolo!
Sete! Sete! Sete! Non faccio a tempo a guardarmi intorno che hanno già seccato una bottiglia di Gutturnio, fortuna che un'anima pietosa mi ha dato un po' del suo!!
Il posto scelto è sciccoso, altra cosa rispetto alle bettolacce a cui siamo abituati, ma che si mangia bene comunque.
In compenso qui si mangia veramente bene con roba fatta in casa e si beve il meglio!
Tra una portata e l'altra saltano fuori le storie di chi era davanti e chi di dietro con i loro risvolti tragicomici!
Carlo che si era portato avanti con il desinare, decide di non lasciarci soli alle nostre libagioni!
La compagnia è bella e si sta bene, ma bisogna pur tornare!
Qualcuno deve rientrare un po' presto e dopo due ore è il più lesto a dileguarsi, siamo rimasti in tre!
Alle 16,30 abbondanti si riprende la strada di casa, il sole sta calando e si comincia a sentire un po' di frescolino, siamo a quota mille!
Ripercorriamo la strada a ritroso, a La Moline si decide di non varcare la frontiera verso l'Emilia che sarebbe la più veloce, ma ligi alle regole optiamo verso S. Maria della Versa e Stradella allungandola di una decina di km!
Salendo la collina da Casa Marchesi gli ultimi caldi raggi del sole ci accompagnano, e illuminano i prati e le scheletriche piante che costeggiano la strada.
A Stradella le ns. strade si dividono, uno andrà verso Milano, mentre  noi proseguiremo verso Arena Po e Orio Litta dove arriveremo verso le 18,15 con le prime ombre della sera.
Una bella compagnia di maltrainsema che quando qualcuno è assente ne senti la mancanza, giro molto bello, panoramico con quel giusto di difficoltà che ti rende soddisfatto di tutto, soddisfazione reciproca di aiutarsi cosa volete di più!

Cunningham

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE: Regala anche TU qualche Kw a quel cacatoio che è l'Africa Twin

Meissner

Grazie, ci sarebbero anche qualche immagine, ma non vorrei essere bannato, visto che sono altre moto, la mia WR250R non si vede.
nel caso le potete trovare qui https://www.facebook.com/photo?fbid=918090795628035&set=pcb.918092168961231

Meissner

Ho trovato un video con il mio WR250R, è la prima moto, guida un mio amico, io sono quello che scende a piedi!
lo potete scaricare da qui: https://drive.google.com/file/d/1-pmfV4ZwhdDD8x-40fEJoWOuIFT-LBLo/view?usp=sharing

Christian

L'idiozia umana non ha limiti

Cunningham

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE: Regala anche TU qualche Kw a quel cacatoio che è l'Africa Twin

Christian

Ecco! Molto bello.

Prima ho letto tutto con non tutti vani tentativi di vedere sulla cartina dove siete passati. Ma poi ho trovato i video  :rock: :rock:

Alcuni passaggi ... a farti na sudata anche d'inverno mi pare. Ma il resto sembra molto divertente. Io adoro quei solchi lasciati dalle auto, che un po' sono di palta e un po' sono di un fondo duro a "U". Dunque non ti lasciano scelta: vai dove vogliono loro. In un certo senso assomigliano anche ai loro cugini, i solchi lasciati dalle auto sulle piste del deserto, più belli perché li trovi con salita e discesa e meno belli perché più stretti e duri.
L'idiozia umana non ha limiti