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geniale... filesharing is killing music industry

Aperto da ciglio, 18 Giugno 2009, 14:21:34

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ciglio

CCM went to India ;D

wish


AdrianoTTR

Vado controcorrente. Se il filesharing non è il motivo delle crisi discografica, di chi è la colpa secondo voi?
Se tutto è sotto controllo, stai andando troppo piano.
(Mario Andretti)
Yamaha TT600r supermotard & Aprilia Dorsoduro 750 maxi motard

TestaLucente

Citazione di: AdrianoTTR il 18 Giugno 2009, 18:11:47
Vado controcorrente. Se il filesharing non è il motivo delle crisi discografica, di chi è la colpa secondo voi?

forse del fatto che costano uno sproposito?
forse eh...



"quanno te viè voja de fa quarcosa, mettete a sede e aspetta che te passa"
(Fabrizio)


wish

Citazione di: TestaLucente il 18 Giugno 2009, 19:43:01
forse del fatto che costano uno sproposito?
forse eh...





ma proprio forse forse eh...hanno cercato di mungere le vacche in eterno, ma mungi e mungi hanno munto il toro e quello si è incavolato...

la gente senza il filesharing non comprerebbe di più: col filesharing la gente compra meno cavolate usa e getta, mentre la roba di qualità si vende come e più di prima.
Io sono disposto a pagare 100 euro per un cofanetto extralusso di qualcosa di pregio, non sono disposto a pagare nemmeno un euro per una canzoncina usa e getta come "sincerità".
Ecco, il filesharing sta tagliando le gambe a tutta quella gente che prima campava una vita con una canzoncina durata un'estate, mentre puoi stare sicuro che i depeche mode continuano a vendere uno sfracello di dischi.

YureW

Ma è davvero in crisi l'industria discografica?
O piangono miseria perché facendolo qualcosa si rimedia?

Comunque sia, mettiamo pure che siano in crisi e che sia colpa del file sharing. Legalmente hanno dei diritti, il file sharing li viola, le leggi cercano di proteggerli, almeno allo stato attuale.
Ma non è poi così scontato che leggi debbano per forza correre in soccorso solo di una parte in causa. Le leggi si fanno per regolare diritti e doveri di tutti i cittadini, non solo di aziende. Dal punto di vista del buon senso, perché una legge dovrebbe impedirmi di usare il mio PC (che costa), il mio collegamento in rete (che costa), il mio masterizzatore (che costa) per scaricare (lavoro che faccio io) e masterizzare (lavoro che faccio io) un CD musicale (e il CD vergine l'ho pagato) o farne una copia per un amico? E obbligarmi ad andare in un negozio, sentirmi dire che il CD non è disponibile ma possono ordinarlo, arriverà tra tre mesi e costerà 30 euro?

Tenere in piedi un'industi obsoleta, incapace di fornire ai clienti beni e servizi migliori di quelli che il cliente può fare da sè, mi pare un controsenso.
I ristoranti restano aperti finché cucinano meglio dei propri clienti, finché danno un servizio, un ambiente e dei piatti migliori di quelli che il cliente può fare da sé. È questo il senso dell'industria: fornire alla gente quello che non possono, non vogliono, o non sono capaci di produrre da soli. Se l'industria non fa questo, a che serve?
Solo le pido a Dios
que el futuro no me sea indiferente

ciglio

#6
Citazione di: YureW il 18 Giugno 2009, 21:07:57
Ma è davvero in crisi l'industria discografica?
O piangono miseria perché facendolo qualcosa si rimedia?

volevo dirlo io, ma vedo che il buon Yure mi ha preceduto...
industria discografica in crisi? qualcuno ha per caso visto Bono, o John Frusciante, o anche quel rinco di Giggidalessio in coda all'ufficio di collocamento?

la "crisi" forse, e dico forse, la sente solo quella schiera di parassiti e opportunisti che prima (quando c'era grasso che colava) facevano una vita da nababbo solo per il fatto di gravitare intorno al mondo delle major discografiche, senza approtare nessuna valore aggiunto.
adesso magari ci sono un po' meno di fantastilioni di miliardi di dollari di euro che girano, quindi i primi ad esser buttati giù dal carrozzone sono loro. e piangono miseria perchè non possono più cambiare il SUV una volta a settimana, affittare la villa a Malibù per 2 mesi e andarci una volta, pagare la fornitura settimanale di 1kg di bbbamba, trombarsi le varie escort da 2000 dollari all'ora...

perchè se mi piace un cd dei Red Hot, o se voglio andare al concerto degli U2, ci deve guadagnare mezza Los Angeles?
scarico, ascolto, e se mi piace al punto che accetto di privarmi di 30 euro per avere un bel cd originale, compro.
se invece non mi sembra che ne valga la pena, no. tanto dopo due giorni già non lo ascolto più.

per quanto riguarda invece i gruppi "underground" e le etichette indipendenti il discorso è un po' diverso, ma tanto la RIAA (o siae) mica si preoccupa di quelli ;D

pis en lov.
R
CCM went to India ;D

ciglio

CCM went to India ;D

AdrianoTTR

Se tutto è sotto controllo, stai andando troppo piano.
(Mario Andretti)
Yamaha TT600r supermotard & Aprilia Dorsoduro 750 maxi motard

TestaLucente

eggià... però attenzione.
gli artisti, almeno quelli di livello fin qui citati, non guadagnano sulla vendita del singolo cd.
l'artista guadagna col contratto stipulato con la casa discografica che ovviamente e di conseguenza guadagna con la vendita del prodotto.
nel contesto italiano, poi, come giustamente dice il Prez, non dimentichiamo la siae... e blah blah blah..

"quanno te viè voja de fa quarcosa, mettete a sede e aspetta che te passa"
(Fabrizio)


AdrianoTTR

Il cantante emergente per saltare tutta la catena discografica, dovrebbe autoprodursi e mettere le canzoni in vendita su internet. In questo caso un'album avrebbe un prezzo molto basso (magari 4 o 5 euro). Però se mi metto nei panni di un giovane consumatore di musica, preferirei avere lo stesso album in versione gratuita. Per un'adolescente non c'è nessuna differenza, anzi non credo abbia mai visto un cofanetto con CD originali. Per lui il supporto fisico non ha piu senso di esistere.
Se tutto è sotto controllo, stai andando troppo piano.
(Mario Andretti)
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